E’ stimato tra i settemila e i diecimila euro il giro d’affari per ognuno dei 15 matrimoni combinati finora accertati tra cittadini italiani e marocchini per fare ottenere a questi ultimi il visto di ingresso nel nostro Paese. E’ quanto ritiene di aver accertato l’indagine della magistratura foggiana e dei carabinieri che stamani hanno arrestato 19 persone (8 in carcere, 11 ai domiciliari).
Le indagini sono cominciate nel settembre 2016 dopo una segnalazione dell’Ambasciata d’Italia in Marocco che segnalava che una donna di Manfredonia (Foggia) aveva richiesto un certificato di idoneità matrimoniale di un marocchino esibendo una busta paga apparentemente non veritiera, e che tale episodio consentiva perciò di ritenere potesse trattarsi di un matrimonio “di comodo”. La Procura aveva delegato le indagini all’Arma di Manfredonia e dagli accertamenti è emerso un consolidato e lucroso sistema per introdurre in modo apparentemente legale cittadini marocchini, uomini e donne, in Italia.