Le famiglie in provincia di Avellino sono tra le meno indebitate d’Italia con le banche. Lo studio è stato effettuato dalla Cgia di Mestre, che ha inteso per indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane, sia i mutui per l’acquisto di un’abitazione, sia i prestiti per l’acquisto di un’auto, di una moto e in generale di beni mobili, ma pure il credito al consumo e i finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili. Al primo posto troviamo così Monza Brianza con 27.544, seguita da Milano 27.505, poi Lodi, Varese, Prato, Roma, Como, Bergamo, Trento e Treviso. Per contro, il Sud d’Italia e le regioni con maggiori problemi a livello occupazionale hanno il debito più basso. Una famiglia di Enna deve in media 8.371 euro alle banche, i sardi dell’Ogliastra 8.435, i residenti a Vibo Valentia 8.742, poi risalendo la china della classifica troviamo Reggio Calabria, Agrigento, Benevento, Isernia, Potenza, Avellino, Nuoro, Matera e Oristano. La media nazionale è di 19.251 euro.
Un elevato indebitamento con le banche significa di solito una cifra generata dall’accensione di un mutuo per l’acquisto di una casa, sinonimo quindi anche di un certo reddito. Se si scorrono la prime posizioni della classifica si trovano infatti tutte le province più “ricche” d’Italia, con la laboriosa Lombardia a fare da padrona. «Con il riacuttizzarsi della crisi – segnala il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – dal 2011 le famiglie italiane hanno preferito indebitarsi sempre di meno, privilegiando il risparmio.