«Il Movimento 5 Stelle – afferma il senatore Antonio Iannone di Fratelli d’Italia – sceglie di candidare una ragazza velata, che si rivolge agli elettori prima in arabo e poi traduce la sua dichiarazione in italiano. Stiamo parlando di una candidata al consiglio comunale di Montoro, che sostiene di aver scelto i grillini perché si rispecchia nei suoi valori. A questo punto più che chiederci quali siano i valori che la candidata ha ravvisato nel M5S, ci interroghiamo soprattutto se i grillini hanno candidato una musulmana perché non gli fanno specie espressioni culturali lontane dalla tradizione del nostro Occidente: sharia, bambine date in sposa a 9 anni, poligamia e lapidazione di adultere. Resta la gravità del fatto che una persona che si candida e rappresenta le istituzioni locali italiane anteponga espressioni comportamentali figlie della cultura islamica a quelle del posto che intende rappresentare».