La riapertura dello storico parco dei divertimenti di Fuorigrotta, l’Edenlandia, si fa sempre più vicina. È di ieri la firma sul contratto d’acquisto, da parte della New Edenlandia Srl guidata da Schiano, del ramo d’azienda della Parks&Leisure relativa alla struttura di viale Kennedy. L’imprenditore che ora gestirà il parco ringrazia il giudice Nicola Graziano ed il curatore fallimentare Salvatore Lauria “che con professionalità e disponibilità verso i loro interlocutori nel corso dell’intera procedura di aggiudicazione provvisoria e definitiva per la cessione del ramo di azienda, hanno contribuito notevolmente a rimuovere le difficoltà che, di volta in volta, sono emerse e ne hanno rallentato il percorso, avendo sempre come obiettivo la riapertura del parco”. Ringraziamenti anche per “Andrea Rea che, nelle sue funzioni di presidente della Mostra d’Oltremare, è riuscito ad essere fulcro e motore dell’iniziativa, riuscendo con determinazione ed umiltà professionale, a condurre in porto una trattativa che presentava molti ostacoli ‘iinterni ed esterni’ in diversi livelli istituzionali, avendo sempre riguardo dell’interesse pubblico, ma senza, per questo, mortificare l’iniziativa imprenditoriale”. Anche i lavoratori vengono ringraziati dalla nuova società. Secondo Schiano hanno dimostrato “un nuovo modo di concertare con il datore di lavoro”, e “contribuito non poco al sostegno dell’intera proposta”. “Auspichiamo una collaborazione fattiva con le istituzioni locali, regionali e nazionali, che già hanno contribuito fattivamente all’iniziativa, a cominciare dal sindaco Luigi de Magistris – conclude l’imprenditore – la New Edenlandia con ferma e decisa volontà di tutto il gruppo imprenditoriale e del proprio management, intende riconsegnare il parco a Napoli entro il mese di maggio 2015, festeggiando così il suo cinquantenario, ma mirando, in tempi medi, ad una sua integrale ristrutturazione e rimodulazione funzionale per divenire un ulteriore ed innovativo ‘polo di attrazione’ della città per il turismo interno ed esterno”.