Tramaglino Lorenzo dirigente campania fesica confsal comparto sicurezza spiega come
un comparto formato da centinaia di operatori sia rimasto senza mercato e senza aiuti, dimenticato dalla politica e dai ristori e che più di tutti soffre l’ombra scura di un Covid 19 che non ci restituirà più il mondo che conoscevamo prima. Parliamo dei servizi di controllo nei locali di pubblico intrattenimento, settore fermo da febbraio per la chiusura di eventi, pubbliche manifestazioni, sport, discoteche.
Un settore che gode di una licenza ex art. 134 TULPS e che vanta il maggior numero di ore di formazione obbligatoria del comparto. Un settore che, tuttavia, non gode di un codice ateco ad hoc e non ha sinora beneficiato dei ristori garantiti ad altre categorie.
Nel dimenticatoio anche gli steward, con un campionato a porte chiuse e di seguito assente da spettatori, e lo stop al calcio dilettantistico fino al 15 gennaio. In questo scenario aumenta l’insicurezza degli operatori guardando soprattutto in prospettiva futura
quando cesserà il blocco dei licenziamenti potrebbe verificarsi un dimezzamento del personale.
In una missiva inviata in precedenza al consiglio dei Ministri, abbiamo sottolineato la precarietà di questo settore rimasto senza aiuti dallo stato a seguito del covid-19,e sopratutto come questo settore sia composto da centinaia di operatori con a seguito famiglie cadute nel dimenticatoio.