Dopo il grande successo di pubblico della prima serata, la settima edizione di Flussi media arts festival continua oggi, giovedì 27 gennaio: ad aprire la giornata, dalle ore 19, le installazioni distribuite tra gli spazi della
Casina del Principe e la terrazza del Teatro; un elemento di continuità nella storia del festival irpino. Inoltre, tra Casina del Principe e Carcere Borbonico, saranno proiettati dalle ore 17, gli screenings selezionati in collaborazione con il festival Laceno d’Oro e il Retina Festival di Roma.
Sempre dalle ore 19 la Casina del Principe darà spazio alle performance di White Noise Generator, Alessandra Eramo e John Duncan. La location, provvista di impianto quadrifonico, si presenta come il luogo ideale per un ascolto immersivo delle performance in cartello.
A partire dalle ore 22:00 il festival sposterà l’attenzione sul Belvedere del Teatro Carlo Gesualdo. Spetterà a Janek Schaefer l’apertura della serata sul Main Stage: inglese di origini polacco-canadesi, durante gli studi di Architettura presso il Royal College of Art comincia a registrare i frammenti sonori di un dittafono digitale ad attivazione sonora viaggiando durante la notte attraverso l’ufficio postale.
Quel lavoro, intitolato ‘Recorded Delivery’ è stato realizzato per la mostra ‘Self Storage’ [Time Out critica scelta] con Brian Eno, Laurie Anderson e Artangel.
Sarà poi la volta di Leafcutter John, il progetto solista di John Burton, artista londinese e musicista elettronico, nonché membro del gruppo jazz–sperimentale Polar Bear.
Il suo album “Resurrection” (Desire Path, 2015) è il suo primo album in solo dopo quasi 10 anni, ispirato, al “De Natura Sonorum” di Bernard Parmegiani e allo tsunami che devastò il Giappone settentrionale nel 2011.
La sua scultura acustica è supportata da tecniche e software da lui stesso progettati, tra questi un dispositivo che controlla il suono tramite la luce, e un algoritmo che riprocessa e sovrappone sette miliardi di volte il suono del Mare del Nord. Al quinto album in quindici anni, Burton trascende il binomio uomo-macchina sviluppando uno sguardo universale.
A chiudere la seconda serata di Flussi il live di NHK’ Koyxen: uno dei numerosi progetti dell’artista giapponese Kouhei Matsunaga, attualmente considerato tra i più originali e innovativi produttori di musica elettronica e dance–oriented, capace di unire ballabilità ed energia con una ricerca su suoni e strutture ritmiche raffinata e sperimentale.
Nato a Osala, Kouhei è cresciuto ascoltando techno-hardcore e hip hop, ha studiato architettura e si dedica alla musica a tempo pieno dal 1992. Usando molteplici alias (NHK, NHKyx, Internet Magic, Koyxen) ha pubblicato numerosi album su etichette quali Skam Records, Wordsound, Raster Noton, Mille Plateaux.
Ha collaborato con artisti come Merzbow, Sensational dei Jungle Borthers, Sean Booth degli Autechre, Mika Vainio, Conrad Schnitzler, High Priest degli Anti Pop Consortium, Rudolf Eb.er, Puppetmastaz crew, Asmus Tietchens, Ralf ‘RLW’ Wehowsky e altri.