In uno storico congresso provinciale della DC, che si tenne il 31 marzo 1969, Ciriaco De Mita scalzò dal potere e dal partito Fiorentino Sullo. Da quel congresso ebbe inizio l’era De Mita. Da allora sono passati cinquanta anni di potere indiscusso in Irpinia, di successi nazionali: segretario politico della DC, presidente del Consiglio, undici legislature e 45 anni di attività parlamentare.
Ciriaco De Mita raggiunse l’apice del potere politico negli anni ottanta quando fu Presidente del Consiglio dei Ministri. È stato inoltre segretario nazionale e poi presidente della Democrazia Cristiana e quattro volte ministro. Deputato dal 1963 al 1994 e dal 1996 al 2008 ed eurodeputato dal 1999 al 2004 (è contemporaneamente deputato ed eurodeputato, analogamente a Franco Marini) e dal 2009 al 2014, dopo la DC ha fatto parte del Partito Popolare Italiano e della Margherita e dal 2008 al 2017 dell’Unione di Centro.
Ha inizialmente aderito al progetto del Partito Democratico. Non ricandidato alle elezioni politiche del 2008 per via dello statuto del PD che puntava a un rinnovo della classe politica, ha aderito all’Unione di Centro. Ultimo importante incarico ricoperto è stato quello di presidente della seconda Bicamerale per le riforme costituzionali tra il 1993 e il 1994. Fu soprannominato criticamente il padrino della DC e l’uomo del doppio incarico (segretario della DC e presidente del Consiglio).
Tra i principali esponenti della cosiddetta Prima Repubblica, ha avuto indirettamente una forte influenza su tutta la vita politica degli anni successivi. Fu De Mita a nominare Romano Prodi suo consigliere economico e poi presidente dell’IRI, dando inizio alla sua carriera politica. Sempre a De Mita si deve l’impegno in politica di Sergio Mattarella.
De Mita subito dopo il suo ritiro dalla politica nazionale prepara il terreno al nipote, Giuseppe, figlio del fratello Michele.
Nel febbraio 2007 Giuseppe De Mita è stato eletto segretario provinciale di Avellino della Margherita e nello stesso anno segretario provinciale del Partito Democratico, dimettendosi dopo pochi mesi. Nel 2008 segue lo stesso Ciriaco De Mita quando abbandona il PD per aderire all’Unione di Centro. Alle elezioni politiche del 2008 è candidato alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Campania 2, tra le file dell’Unione di Centro, risultando il primo dei non eletti. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Campania 2, nelle liste dell’Unione di Centro, per via della rinuncia di Mario Catania (che opta per un’altra circoscrizione).
E siamo ai giorni d’oggi, alle elezioni di ieri, 4 marzo, candidato nel collegio dell’Alta Irpinia, la coalizione di centrosinistra con Giuseppe De Mita candidato alla Camera viene travolta dal Movimento Cinque Stelle. De Mita e il centrosinistra hanno perso quella terra che è stata loro da oltre 50 anni e i grillini pongono la parola fine su di un’epoca che li ha visti sempre protagonisti.