I Finlandesi, sono estremamente ligi nel rispetto delle regole. Questo rispetto quasi maniacale delle regole porta i Finlandesi a non essere molto critici e flessibili, rimanendo quindi rigidi nelle proprie posizioni e stimolando poco la loro fantasia. Lo sa bene una nostra connazionale che si è vista multata, per avere esposto sul cruscotto della macchina appena parcheggiata, un “disco orario in italiano”. La motivazione dell’assunto verbale è di “avere parcheggiato in area a tempo esponendo il disco orario non riconosciuto dalla normativa finlandese del codice stradale”. La donna ha proposto ricorso al Tribunale amministrativo di Vaasa, che ha accolto la sua richiesta annullando il verbale, in quanto per i giudici è un errore trascurabile, perché il disco orario italiano è lo stesso di un disco orario finlandese. Occhio alla Finlandia, dunque, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomandando ai nostri connazionali che si trovano in vacanza a fare attenzione quando si guida. Le multe, infatti sono proporzionate al reddito. In Finlandia è così dal 1921 e questo sistema sanzionatorio viene puntualmente citato in tutti i corsi universitari di scienze delle finanze. E così, per esempio, il superamento del limite di velocità può costare 54.024€. È questa la sanzione comminata al milionario Reima Kuisla che nel 2013 ha percorso a 103 km/h una strada da 80 km/h. Una storia analoga a quella di Jussi Salonka, 27 anni, manager di Nokia, 7 milioni di reddito, di 170mila € di multa nel 2004 per aver viaggiato ad 80 km/h in una strada da 40 km/h. Ai finlandesi però va bene così: secondo un sondaggio del 2009 il 60% è a favore dell’attuale normativa, il 20% trova le sanzioni troppo alte, il 20% invece addirittura troppo basse. In conclusione alla nostra connazionale è andata bene, poteva essere un salasso.