A pochi giorni dall’erogazione in “beni e servizi”, dei 100,00 euro del contratto nazionale in provincia di Avellino e in tutta Italia, regna l’incertezza più totale.
La domanda che si fanno i lavoratori nelle fabbriche è perché un contrato Nazionale invece di interessarsi del recupero dell’inflazione e di regole uguali per tutti , vada a stabilire una erogazione a pelle di leopardo, tra buoni carburante, tickets mensa ed altro.
Forse perche’ volevano inseguire la Fiat e le politiche di welfare concordate in FCA.
Noi che non abbiamo firmato questo Contratto Nazionale, dichiara il Segretario Generale della Fismic Giuseppe Zaolino, siamo fortemente preoccupati perche’ potrà succedere il caos più totale nelle fabbriche Irpine e in tutta Italia .
Aveva ragione il nostro Segretario Nazionale Roberto Di Maulo , quando alcuni giorni fa’ lanciava l’allarme in una intervista ad un giornale nazionale.
Il welfare per aver efficacia deve essere trattato solo nella contrattazione aziendale e non nel contratto nazionale.
Confindustria ed i sindacati confederali, vivono un momento di grande confusione strategica , dimostrando tutta l’incapacità a sintonizzarsi con le nuove esigenze che vengono dal mondo del lavoro e dalle fabbriche italiane .
Per quanto ci riguarda, conclude Zaolino, nei prossimi giorni apriremo un confronto in tutte le fabbriche metalmeccaniche Irpine attraverso le RSU , con specifiche richieste per evitare l’ennesima beffa, perche’ secondo noi devono essere i lavoratori a decidere e non le aziende ad imporre cose non gradite.
(Comunicato Stampa)