Riceviamo e pubblichiamo. Lo slittamento dell’incontro del 30 aprile presso il Mise di Roma è stato l’argomento discusso questa mattina dalla Segreteria Provinciale della Fismic di Avellino. La Fismic ,dichiara il Segretario Generale Giuseppe Zaolino , è fortemente preoccupata per le sorti della vertenza dei 300 lavoratori della Irisbus. Il continuo rinvio della presentazione del piano di salvataggio della storica fabbrica di Valle Ufita sotto intende uno scarso impegno del Governo Renzi e del Vice Ministro De Vincenti.
Il raffronto con le altre importanti vertenze nazionali come l’Elettrolux e la questione delle acciaierie di Piombino dimostrano che a Roma ci considerano di serie B. Dal nostro punto di vista , continua Zaolino , il tempo delle chiacchiere è finito e si sta assottigliando anche la pazienza dei lavoratori , stanchi di continua promesse non mantenute e non è neanche da sottovalutare la posizione che potrebbe assumere la Fiat di fronte ad un Governo che non decide e alla Regione Campania sempre più defilata sul fronte degli impegni da assumere con urgenza.
La Fismic ,conclude Zaolino , se dovesse saltare la data del 5 maggio (seconda possibile data ) si farà promotrice di una iniziativa pubblica per dare una scossa definitiva al clima di torpore politico, istituzionale e sociale.