Delusione e amarezza sui volti dei lavoratori di Valle Ufita al ritorno da Roma, dopo il sit-in di protesta contro Industria Italiana Autobus e contro l’attendismo del Governo .
Lo scarno comunicato del Mise di ieri sera a fine riunione del CDA , nasconde delle possibili verità che se confermate metterebbero a rischio la credibilità del Vice Premier Luigi Di Maio .
La ricapitalizzazione a cui si sta pensando , vedrebbe una novità indigeribile per i lavoratori di Valle Ufita e forse anche per quelli di Bologna .
Salterebbe il Polo interamente pubblico e si rafforzerebbe la scomoda presenza dei Turchi di Karsan.
I lavoratori della Fismic guidati dalle Rsu Giovanni Garofano e Gerardo Novino, presenti ieri alla manifestazione di Roma non nascondono la loro indignazione.
Si sta profilando un secondo “caso Pernigotti” .
Sarà molto complicato per il Governo spiegare questo cambio di rotta. Adesso si capiscono i continui rinvii e la necessità di drammatizzare .
La partita secondo noi della Fismic, concludono Garofano e Novino, non è ancora conclusa e dobbiamo batterci per evitare questo “papocchio all’italiana”.
Intanto va detto a chiare lettere che gli autobus devo essere prodotti esclusivamente in Italia per riportare in fabbrica i lavoratori Italiani, dopo tanti anni di sola cassa integrazione.