La Fismic di Avellino, dice no al ricatto della Salvagnini di Montefredane che pretende la riduzione del salario dei 75 dipendenti per oltre 2000 euro l’anno .
La storia ha dell’incredibile perché nasce dalla richiesta di aumenti salariali legati alla contrattazione aziendale e rischia di finire nel senso opposto .
Lunedì è previsto l’ultimo incontro presso l’Unione Industriale di Avellino e sembrerebbe che le Segreterie Provinciali di Fim, Fiom e Uilm siano orientate ad accettare il ricatto della Salvagnini aprendo cosi un nuovo fronte Sindacale in Irpinia . Questa vertenza, dichiara il Segretario Generale della Fismic di Avellino Giuseppe Zaolino, fa emergere tutte le contraddizioni del nostro sistema industriale perché anche in quelle poche aziende che funzionano c’è la tentazione di approfittare del momento particolare, per consumare ricatti insopportabili con il rischio reale di relegare il Sindacato al ruolo di spettatore inerme.