Si tratta di un progetto dinamico e ricco di contenuti quello del PUC, che soprattutto permetterà a chiunque amministrerà nei prossimi anni di poter far crescere il paese. Per questo motivo, abbiamo posto a Angelo Antonio Lanza (Sindaco di Flumeri) alcune domande.
Sindaco Lanza, è notizia che il Piano Urbanistico Comunale di Flumeri, è stato approvato definitivamente, può in sintesi spiegare ai cittadini i vantaggi che esso apporterà alla comunità flumerese, nel prossimo futuro? “Il Piano Urbanistico Comunale di Flumeri, è stato approvato nel mese di giugno 2021 ed è entrato in vigore nel mese di luglio. Ci sono, notevoli vantaggi per quanto riguarda la comunità flumerese, in particolare noi abbiamo provveduto a restringere riducendo ad una superficie minima il piano di recupero che investiva soprattutto il centro storico, e anche parte delle nuove abitazioni per cui, la cittadinanza si trovava imbrigliata in tali norme e aveva l’impossibilità di operare sulle proprie abitazioni per le diverse tipologie di intervento .Oggi invece, c’è la stato un allentamento di tali norme sul restringimento del piano di recupero teso soprattutto a svincolare determinate aree e la possibilità di operare all’interno di queste superfici. Anche all’interno del piano di recupero diciamo la parte più storica del paese dove oggi è possibile operare con degli interventi ovviamente attenendosi a quelle che sono le norme di attuazione per l’utilizzo dei materiali per fare in modo che tutto si contestualizzi al contorno , Quindi, si può fare a determinate condizioni, ma sicuramente gli aspetti più importanti sono legati allo svincolo dell’area di Tre Torri , Doganelle e Fioccaglie. Svincoli che hanno visto la possibilità di creare scomparti commerciali e artigianali per permettere alle diverse attività di insediarsi visto che fino a qualche mese fa era impossibile farlo.
Così come abbiamo dato indirizzo all’ ASI di restringere la fascia di rispetto agricola, che impediva diversi insediamenti a causa degli opposti vincoli agricoli intorno all’area industriale e la richiesta alla Regione Campania, di restringimento e rimodulazione, quindi repirimetrazione della zona ZPS un vincolo storico e anch’essa vedrà la repirimetrazione per consentire a coloro che hanno delle edificazioni in quell’area di operare sui propri fabbricati per ottenere dei vantaggi in questo senso “.
Con questo piano urbanistico , si può dunque ipotizzare per Flumeri un nuovo paese, essendo la stazione futura Hirpinia dell’Alta velocità NA – BA, confinante con il territorio comunale ? “Sicuramente si può ipotizzare una nuova Flumeri essendo il territorio Comunale molto vicino alla futura stazione Hirpinia dell’Alta Velocità NA-BA. Questo ce lo auguriamo perchè avremo la possibilità di creare quelle attività commerciali e artigianali nei pressi della stazione che potranno dare uno sviluppo economico a tutta l’area. Il piano urbanistico in questo caso è un piano funzionale allo sviluppo e alla creazione della nuova stazione Hirpinia”.
Si sente, qualche critica sul piano approvato relativa al centro urbano, Lei cosa risponde, forse si poteva fare di più? “Sicuramente si può sempre fare di più , noi inutile dirci che potevamo fare meglio, potevamo fare altre cose. E’ ovvio quando si amministra si sbaglia e chi non non fa non sbaglia mai. Il punto però è un altro, che dopo i primi cinque anni di amministrazione con l’avvicendamento al secondo mandato c’è stato un periodo di assestamento dell’intera compagine amministrativa . Dopo di che, quando si era pronti per decollare è intervenuto il COVID una pandemia di tali dimensioni , che ha portato via tanto tempo. Ha costretto le amministrazioni locali non solo a ridimensionare le proprie attività e a concentrare quasi tutti gli spazi solo e soltanto a cercare appunto di evitare la diffusione del contagio e questo ha ridotto gli spazi di manovra. Ma, questo ha comportato anche l’impossibilità di avere contatti con le persone , di fare delle assemblee pubbliche per sentire anche la gente e capire quali fossero i sentimenti nei confronti dell’attuale amministrazione. Ci ha impedito di inaugurare una struttura polivalente proprio per l’impossibilità di autorizzare poi le attività non agonistiche come gli sport di contatto al chiuso. E, questo probabilmente sarà possibile nel prossimo futuro, e inaugureremo questa struttura nel prossimo mese di ottobre. Avremmo potuto farlo anche oltre un anno fa, ma , le lungaggini oltre al COVID sono dovute anche alla burocrazia italiana, una caratteristica tutta del nostro paese. Ma queste lungaggini hanno prodotto dei forti ritardi anche nei lavori della scuola media, altri ritardi anche nella esecuzione dei lavori per quanto riguarda la costruzione del COC, che oggi è in fase di ricostruzione, una volta aver demolito la vecchia struttura. C’è anche un altro problema che affligge non solo il nostro Comune, ma una vera miriade di piccoli Comuni, perché ci ritroviamo praticamente a dover fare i conti con le poche risorse umane che abbiamo e questo comporta purtroppo un allungamento di ogni pratica che si va ad affrontare. Lo stiamo risolvendo parzialmente aderendo al RIPAM , il progetto corso-concorso regionale. E’ stata approvata la graduatoria e fra qualche giorno dovrebbero esserci assegnate delle unità anche se a tempo parziale, per poter velocizzare tutto l’andamento amministrativo “.
Il PUC , rappresenta uno degli atti più importanti che la passata e l’attuale amministrazione hanno portato avanti, un piano che guarda al futuro, come si può evincere dalle parole stesse del Sindaco Lanza.
Carmine Martino