Si può dire, senza la possibilità di essere smentiti, che nel Comune di Flumeri, c’era una volta la verde Valle Ufita. Su segnalazione di cittadini di Flumeri, ci siamo recati lungo l’argine del fiume Ufita, che attraversa la Valle Ufita, che fa anche da confine sulla sponda ovest con i Comuni di Guardia dei Lombardi, Frigento Sturno e Grottaminarda.
Dopo vari articoli già pubblicati, credevamo che la popolazione avesse accolto i nostri appelli a rispettare l’ambiente, che, è proprietà di tutti o fosse almeno in parte diminuito, ma non è così, l’inquinamento ambientale continua.
Ieri pomeriggio 12 aprile 2018, camminando lungo gli argini est ed ovest del fiume, abbiamo visto di tutto: plastica, gomme di autocarri, parti di motori e gomme interrate, da chi ha svolto opere di manutenzione fluviale, non sappiamo però da chi commissionate, non essendoci nell’area alcun cartello di segnalazione Lavori.
Visionando lo scarico di acque provenienti dal depuratore ASI, ( dove nell’impianto c’erano anche dei tecnici forse di manutenzione ) abbiamo constatato il versamento nell’alveo del fiume di acque maleodoranti e con in superficie il galleggiamento di prodotti saponati ( come si evince dalla foto allegata ). Per essere più obiettivi, abbiamo effettuato foto a monte dello scarico ASI, costatando acqua limpida, che diventa torbida immediatamente a valle dello scarico.
Chiediamo ancora una volta alle autorità competenti, come ARPA, polizie Locali dei Comuni che si affacciano su Valle Ufita, di farsi carico dei problemi ambientali, monitorando con più assiduità le industrie dell’area industriale, dove esiste oltre a TERNA ( di cui si parla in questi giorni del piano di evacuazione esterno all’impianto ) anche un impianto di Cogenerazione di 5.3 mw, di cui vorremmo, anche per questo impianto che fosse reso pubblico dalle autorità Comunali di Flumeri, il piano di evacuazione esterno. Esse, dovrebbero a rigor di logica, anche richiedere esercitazioni sul campo del piano, almeno una volta all’anno, coinvolgendo tutta la popolazione di Flumeri .
Il piano di evacuazione esterna dell’impianto, interessa soprattutto si i numerosi abitanti a ridosso della area industriale di Valle Ufita, ma anche tutti gli abitanti di Flumeri, trattandosi di un impianto ad alto rischio perché basato su due motori alternativi da 16 cilindri alimentati a gas metano, i cui fumi derivati dalla combustione, producono attraverso due caldaie vapore ad alta pressione, che il surplus o in caso di “ shot down “ dell’impianto , viene espulso nella atmosfera.
Lo “ shot down “ di un impianto, può portare con se altre problematiche di rischio, che nel caso specifico, la popolazione dovrebbe conoscere, senza nascondersi dietro la riservatezza.
Carmine Martino