Ieri sera 8 marzo 2019 si è tenuto a Flumeri, un convegno dedicato alla Festa della Donna con un dibattito dal tema “ dai monti irpini al mondo “ dedicato a Carolina Pironti, e alla presentazione di un libro “ La curva “ dello scrittore Pasquale Gallicchio.
Sono intervenuti : in rappresentanza del Comune di Flumeri, Angela Garofalo (Assessore alle pari Opportunità), Angela Masucci (Assessore alla Cultura) , Antonietta Raduazzo ( Pittrice ) , Pasquale Gallicchio ( autore del libro ) e Gaetana Aufiero ( Scrittrice e moderatrice del dibattito ).
Dopo i saluti di rito e le riflessioni fatte anche su temi diversi da tutte le relatrici , sulla violenza che le donne subiscono, e che, non sempre trovano giustizia, da parte dell’autorità giudiziaria. E, che ogni anno le autorità preposte auspicano nuove leggi, a sostegno delle donne, che poi rimangono solo parole al vento. Il dibattito è proseguito sulla figura di Carolina Pironti, che a molti è sconosciuta e che la scrittrice Aufiero , ritrovandone i suoi scritti, ne ha rappresentato la personalità.
Del libro “ La Curva “ ne ha parlato Gallicchio, reduce da un’altra presentazione fatta nella mattinata agli studenti di un liceo di Solofra. Libro scritto in 13 capitoli dei quali quello che più capta l’attenzione del lettore è specialmente il primo , dal significato volare, cioè immegersi nell’immaginazione libera.
Quello, che ha sorpreso invece tutti i presenti, è stato l’intervento spigliato fatto da Maria Kyarina Giacobbe, una ragazza di 12 anni compiuti proprio ieri , di cui riportiamo una sintesi di quanto detto “ oggi si festeggia la giornata internazionale della donna durante la quale si dovrebbero ricordare le conquiste raggiunte dalle donne, ma anche le situazioni in cui si trovano ancora oggi, ad essere discriminate e ferite. Abusi fisici che migliaia di donne subiscono, però lo nascondono , basta guardarle negli occhi e capire che qualcosa non va. Si riesce a capire che il dolore oltre a quello fisico è anche morale. Molte donne sono belle, ma hanno un sorriso spento oppure hanno dimenticato cos’è il sorriso , proprio come una rosa appassita. Oggi essere donna non è semplice come sembra soprattutto nei paesi dove essa non ha diritti, è manipolata, non può studiare, non c’è la libertà di pensiero, per loro tutto ciò è una cosa vergognosa per l’umanità e per il mondo.
Anche in Italia però, la situazione è preoccupante, 49 mila donne si sono rivolte ai centri di violenza negli ultimi anni. Questo è un dato davvero allarmante, inoltre , ci sono molte vittime di femminicidio. Una donna è fragile , ma fa anche molti sacrifici e non chiede nulla, ma quello che in fondo vuole, è avere rispetto e amore “.
Le parole, “ una donna quello che in fondo vuole è avere rispetto e amore “ non solo commuovono, ma è anche una perdita per chi non le ha sentite. Perchè, sono dette da una ragazza, che è, all’inizio della sua vita adolescenziale, proiettata in un mondo a cui chiede, rispetto e amore.
Nella retrospettiva dell’ evento culturale , che la serata di ieri ha rappresentato, è doverso porsi una domanda : perché a Flumeri, quando si parla di cultura è un tema molto ostico? La cultura non è ne di destra , ne di sinistra. A Flumeri, piccolo paese quasi al confine con la Puglia, la maggior parte degli impiegati pubblici svolgono l’attività di Maestre e Professori, ma salvo qualcuno ( come appunto ieri sera era presente solo la Maestra C.A ) , non sono mai presenti ad eventi culturali. Vivono la loro vita, nell’ambito ristretto delle mura scolastiche, reso inaccessibile ad attività esterne con la comunità. Forse, per evitarne il contagio e non mettere in evidenza secondo noi la mancanza di promozione culturale, se il mondo a loro esterno, non è nella possibilità di vagliarlo . Certo siamo in democrazia, tutto lice, ma se questo è il loro modo di intendere e fare cultura , per la nostra avanzata età di vita vissuta, ci è permesso, di commiserare i poveri alunni.
Carmine Martino