Può sembrare superfluo scrivere tale notizia, ma invece non l’ho è, perché, più di una mamma dei bambini della scuola di catechismo di Flumeri, ( di cui omettiamo di menzionare i nomi, per privacy ), ci hanno telefonato, per l’apprensione dei loro bambini, di vedere l’albero da essi addobbato, divelto a terra e di sensibilizzare le autorità a ripristinarlo.
La causa, è stata la furiosa tempesta, di vento e acqua, che flagellò l’Alta Irpinia nella notte del 22 dicembre scorso, causando danni dappertutto, abbattendo anche l’albero di pino, allestito in piazza San Rocco, in occasione del Natale 2019.,
Albero, che se anche ben ancorato, non resistette alla furia del vento, che quella notte come rilevato dall’anemometro posto a valle del Comune in via Aldo Moro , soffiò a 42 km /orari mentre raggiunse gli oltre 55 km/orari, in piazza San Rocco, essendo la parte più alta del centro storico, ed esposta su Valle Ufita.
Un plauso, va al Sindaco Angelo A. Lanza, per il suo personale intervento, affinché l’albero, ritornasse in breve tempo a riflettere le sue luci ,in piazza San Rocco. A testimoniare, l’attaccamento alle tradizioni , che a Flumeri ancora persistono. Perché, il Natale, ricorda a piccoli e grandi, anche le origini giudaiche – cristiane dell’ Europa moderna, di cui molti si vergognano, nel non voler riconoscersi.
Prova ne sia, che in varie scuole d’Italia, dirigenti scolastici o inseganti di ogni grado e scuola, nascondendosi, dietro il dito delle diversità multietniche e religiose, non fanno fare più, ne presepe e ne albero di Natale.
Carmine Martino