Prima di giungere al “ballo conclusivo di mezzanotte” ancora molti valzer , si devono attendere in questa tornata elettorale forinese. Valzer di nomi e indiscrezioni che di continuo si susseguono su prossimi candidati a Sindaco ed a futuri amministratori locali. Ultima e molto attendibile sembra essere la candidatura a Primo Cittadino di Forino , di un ragazzo ben voluto e stimato in paese, da tutti conosciuto e con vecchia militanza politica prima in Forza Italia poi come coordinatore Provinciale della Casa delle Libertà, stiamo parlando del dott. Raffaele Basile il quale con la sua forte squadra, composta da persone legate al mondo della cultura locale e provinciale professionisti, avvocati e persone vicine a parte del locale Partito Democratico, Partito Socialista, Forza Italia e Noi per l’Italia par stia costruendo una squadra di volti nuovi ed assolute novità per il novello palcoscenico politico forinese ma soprattutto volti non legati alle passate amministrazioni che hanno governato la terra dei sette colli. Un programma ambizioso di radicale cambiamento da tempo studiato, nelle varie sfaccettature per mutare il volto a livello sociale, culturale , imprenditoriale della terra di Forino per un rilancio serio e preciso, sfruttando le reali potenzialità territoriali in tutti i settori ma basato su obiettività la reale concretezza su ciò che si potrebbe effettivamente realizzare, lontano da demagogiche promesse solo utili a racimolare voti ed improbabili da concretizzare. Questa e’ la ricetta che il dottor Basile con la sua carica squadra e’ pronto a presentare prossimamente all’elettorato forinese ma che stando ad ambienti molto vicini allo stesso si lega , all’eventuale discesa in campo dell’ex Dirigente Scolastico Gregorio Iannaccone molto paventata giorni scorsi. In tal caso sia lui che i suoi fedelissimi sono già pronti a fare un passo indietro per convergere sul dott. Gregorio Iannaccone persona dall’alto profilo istituzionale come da tanti e’ reputato e non solo dalla conformazione politica di Raffaele Basile. DANIELE BIONDI