La Regione Campania e Svimar il giorno 17 Gennaio hanno siglato un importantissimo protocollo d’ intesa.
Il documento sottoscritto a Napoli si propone di sostenere lo sviluppo economico e sociale delle aree interne, la riduzione del divario infrastrutturale e territoriale, la redistribuzione dei servizi pubblici essenziali, come istruzione, ricerca, università, salute, mobilità, energia e beni comuni, la promozione, tutela e valorizzazione del turismo e dei prodotti enogastronomici tipici del territorio, dei beni culturali e delle risorse naturali, paesaggistiche e ambientali.
Il tutto è stato siglato alla presenza del Presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, il Presidente della terza Commissione speciale aree interne, Michele Cammarano, ed il presidente dell’Associazione Svimar, Giacomo Rosa, nonché dei Sindaci Michele Laurino di Sant’Angelo le Fratte, Antonio Vella di Monterverde, Giancarlo Guercio di Buonabitacolo, Pietro Calabrese vicepresidente della Svimar (l’Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne che coinvolge 4 regioni e 18 province del Mezzogiorno), Ettore Durante di Svimar Roma, Fabio Galetta di Svimar Avellino, Aldo Bova Presidente Associazione medici socio Sanitari, Nando Morra vicepresidente Arec Campania, con la partecipazione dei Consiglieri Regionali Tommaso Pellegrino, Corrado Matera, Antonella Piccerillo e Pasquale Di Fenza.
Proprio a margine dell’ incontro di Napoli che il Delegato Svimar di Avellino Dott. Fabio Galetta, è voluto ritornare sulla delicata questione del Dimensionamento Scolastico parlando anche di Forino ed in generale delle aree interne della provincia irpina ” Sul dimensionamento scolastico, le aree interne hanno subito i danni maggiori. Chiediamo un riesame di questa decisione, dobbiamo garantire un futuro migliore per le nostre comunità e per farlo bisognava in tutti i modi, preservare le identità territoriali.
I servizi essenziali, in particolare la sanità e la mobilità sono la grande scommessa da vincere per evitare lo spopolamento. Dagli ultimi dati presentati risulta che perderemo entro il 2080 quasi 8 milioni di residenti.Questo il dramma del sud.La questione meridionale è una questione nazionale.” Daniele Biondi