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Suona la tammorra con passione e rigore e così la insegna. Gian Franco Santucci, forinese doc musicista e ricercatore di musica popolare, è ormai assurdo ai palcoscenici nazionali per la sua maestria in arte musicale popolare. Inconfondibile collaboratore del gruppo Spaccapaese e fondatore dei MeRitmiRì, riesce con fierezza a rappresentare la sua terra, Forino nei migliori palcoscenici italiani. Diversi i concerti sull’intero territorio nazionale, disparatissimi i progetti portati avanti con Enti, Ministeri Associazioni pubbliche per l’insegnamento della tradizione della musica popolare, ma il maestro Santucci rimane sempre per tutti i forinesi, Gian Franco “il ragazzo del popolo”. Una carriera nata gia’
alla “tenera età” di 12-13 anni con l’ascolto di suonatori anziani, legati alla tradizione, nella zona di Forino tra cui zia “Nannina a Sciammereca, zia Giovannina a Collan guoll” che segnarono nell’animo Gian Franco Santucci, musicista, suonatore di tammorra, cantante di canzoni napoletane, e insegnante. E’ stato quello il primo input, la prima scossa, che poi negli anni si è trasformata in una reale passione. Poi verso i venti anni l’avvicinamento ai tamburelli e non era nemmeno facile trovare costruttori di strumenti originali finchè Gian Franco non rintraccio’ un anziano e ne comprò due e, oltre per suonarli , cominciando a smontarli, a capirne i meccanismi per iniziare a rifarli da solo, ed era il 1994. Intanto la passione cresceva e si alimentava della frequentazione di persone che suonavano per tradizione nella zona di Pagani, Nocera, Terzigni …,e ascoltando i suoni e i racconti degli anziani, personaggi che potevano essere suoi maestri e che soprattutto venivano dalla terra, radice essenziale sia per quanto riguarda la musica che la danza stessa, imparo’ tanto In quell’ ottica e comincio’ a partecipare a gruppi di suonatori nelle feste e a occuparsi di eventi in stile popolare. Con Francesca Trenta fondo’ la compagnia musicale MeRitmiRiti Meridione, ritmi e riti, e insieme ecco l’incisione anche di tre cd “Dalle Radici al Suono”, ”Suoni del Lazio e della Campania” e “Verdaspina””. Come asserisce lo stesso Santucci
“Per suonare e ballare bene la tamurriata bisogna venire dalla terra facendo incursioni anche sulla danza spiegando i sentimenti che si muovono sul quel ritmo profondo -. Nel rapporto danzatore- danzatrice si devono mostrare sentimenti di passione, quando la coppia è affiatata, e sentimenti di rispetto quando uomo e donna non si conoscono”.
“Oggi la diffusione della musica e danza popolare è massima, la richiesta crescente e che se della stessa ci sia una grande diffusione da una parte è un bene, perchè cresce la conoscenza di una cultura, ma quando si commercializza troppo ci si allontana dalle radici e ci si avvicina alla fine”. Vedere il maestro Gian Franco Santucci a Forino ormai è un’utopia, ma sapere che porta Forino e la sua gente sempre nel cuore, è motivo di orgoglio per tutta la comunita’. Grazie anche per questo caro “Gian Franco Maestro in arte della Musica Popolare” Daniele Biondi.