Forino (Av): I Capigruppo delle Opposizioni Comunali abbandonano il Consiglio per gravi violazioni del Presidente nel convocare il Consiglio stesso

Forino (Av): I Capigruppo delle Opposizioni Comunali abbandonano il Consiglio per gravi violazioni del Presidente nel convocare il Consiglio stesso

Con una lettera indirizzata al Prefetto di Avellino dott.ssa Spena, ai Consiglieri Comunali, al Segretario Comunale, ai Cittadini , agli Organi di stampa i tre capigruppo di opposizione Domenico Fruncillo, Gregorio Iannaccone e Umberto Rubinaccio hanno deciso di abbandonare l’ opposizione richiamando a pretesto la condotta non confacente ai principi di legge adottata dal Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Laudati nel convocare in urgenza lo stesso Consiglio
Riceviamo e pubblichiamo:

“Abbiamo ricevuto in data 15 febbraio alle ore 12:42 un messaggio whatsapp con cui il Presidente del Consiglio ci informava che aveva convocato di urgenza il consiglio comunale per venerdì 17 febbraio alle ore 10. Nel pomeriggio del 15 e nella mattinata del 16 febbraio ci è stata notificata la convocazione del Consiglio comunale a mezzo Pec o attraverso un agente della polizia municipale.
Riteniamo che tale procedura si configuri come una violazione del regolamento del consiglio che prevede che la convocazione del consiglio comunale, anche nei casi urgenti, avvenga avendo ascoltato la conferenza dei capigruppo.
Inoltre, l’ordine del giorno predisposto e notificato è lacunoso e oscuro dal momento che non chiarisce le ragioni dell’urgenza.
Sulla scorta delle informazioni informali acquisite presso gli uffici comunali e confermate in questa sede, l’urgenza della convocazione del consiglio comunale deriva dalla necessità di discutere ed eventualmente approvare, atti che l’Amministrazione avrebbe potuto e dovuto predisporre a tempo debito. Dunque, l’urgenza scaturisce da inadempienze della Giunta comunale, degli assessori competenti e del Sindaco.
Non è possibile invocare l’urgenza senza riconoscere le inefficienze e le inadempienze dell’Amministrazione.
Infine, vogliamo evidenziare una singolare coincidenza tra questa convocazione definita in solitaria dal Presidente e la dichiarazione resa dallo stesso nel corso della precedente riunione del Consiglio comunale e messa a verbale. In quella occasione, il Presidente dichiarò che da quel momento avrebbe esercitato le proprie prerogative a avrebbe deciso lui quando convocare il consiglio, riservandosi di scegliere la data in cui ci sarebbe stata certezza della presenza della maggioranza dei consiglieri della lista di sua appartenenza, dimenticando che il Presidente del Consiglio Comunale rappresenta tutti i consiglieri e non soltanto quelli eletti nella sua stessa lista elettorale. La irregolarità della convocazione del consiglio comunale di oggi ci sembra possa essere attribuita non all’eccezionalità dell’occasione, ma all’esercizio di un potere e di una facoltà al di fuori delle regole e delle previsioni normative.
Per tutte queste ragioni, abbandoniamo il consiglio comunale e chiediamo l’intervento del Prefetto perché richiami il Presidente del Consiglio comunale e l’intera maggioranza consiliare al rispetto delle regole che presiedono al funzionamento degli organismi democraticamente eletti.
Daremo notizia alla cittadinanza di questo e degli altri atti adottati dalla maggioranza consiliare in spregio alle prerogative del consiglio comunale e delle opposizioni.”