Con il tuo atto d’amore donerai la vita. E’ matematico! Caro amico. Chi ti ha conosciuto non potrà dimenticarti, ti ricorderà come una persona buona, onesta, con il sorriso stampato sulle labbra, ed uno sguardo intelligente a volte sornione. Ad ogni confronto, dopo poche parole facevi emergere il tuo amore per Forino, il paese che ti ha visto crescere e per Gesualdo il paese natio della tua cara mamma, che con la sua dipartita aveva creato in te un vuoto esistenziale che il destino ha voluto che lo colmassi con un forte ed eterno tenero abbraccio. Ho avuto il piacere di esserti amico e di averti conosciuto come persona dotata di un’intelligenza di tipo logica-matematica che mettevi in pratica anche nella tua attività di elettrotecnico tanto da farti definire il “matematico” un’esclamazione che non esitavi a pronunciare alla fine di ogni tua “diagnosi” per aver messo in pratica i principi e le regole della logica per la soluzione del problema. Questa dote ti è stata utile certamente nel lavoro, ma soprattutto, per dare un “senso alla vita”, alla nostra esistenza sulla terra. A volte, discutevamo sul recupero con la riparazione degli elettrodomestici di vecchia generazione. Mi spiegavi come e perché oggi viviamo in una fase storica di “consumismo sfrenato” e che spesso è più conveniente dal punto di vista economico demolire un elettrodomestico guasto e comprarne uno nuovo anziché provvedere alla sua riparazione. Un giorno mi hai parlato che quando è impossibile procedere alla riparazione, con pazienza si riesce a reperire qualunque pezzo di ricambio per lavatrici, televisori, radio, ed elettrodomestici in genere ed io ti ho replicato asserendo che anche l’uomo tra non molti anni sarà interessato alla sostituzione di pezzi irreparabili del corpo per il funzionamento della macchina umana. Certamente sarà così è stata la tua risposta. È “matematico!” Io mi sono fermato a quel ragionamento, tu invece sei andato oltre. Hai deciso di donare i tuoi organi in caso di morte affinché qualcuno potesse continuare a vivere ed amare quella parte di te che hai voluto che non morisse insieme alla tua esistenza. Altre persone, grazie a te, hanno trasformato il loro sogno in realtà. Un generoso esempio il tuo che conferisce onore ai famigliari ed alla comunità di Forino, una luce di vita nell’animo dei cittadini per dare una speranza di vita. Caro amico, quest’estate davanti ai bar mancheranno quei forti ed accesi diverbi per gli errori del compagno poco attento alle dinamiche del gioco a carte a tressette o a briscola che fosse. Quei contrasti che finivano con un sorriso e una rivincita per un’altra girata di carte, un gioco che sono certo continuerai a vigilare dall’alto dei cieli. Mi raccomando non arrabbiarti… non tutti sono “matematici”. Con affetto. Gerardo Masaniello