Fate presto! È questo il grido di allarme, di aiuto che la Cappella del Primo culto cristiano della terra di Forino, lancia anzi grida a tutti. Però non tanti sanno che la stessa trovasi sull’ entrata a sinistra del Portone principale esterno del Santuario di San Nicola in collina. Le antiche fonti parlano di essa come essere il primo posto dove in assoluto si siano officiati i primi riti cristiani della terra di Forino. Mai nessuno gli ha riservato la considerazione dovuta, sia per la sua importanza storica, quanto cristiana, ma essenzialmente per non conoscenza della sua secolare valenza. Oggi poniamo la questione a tutte le personalità politiche, culturali, sociali, imprenditoriali e perché no ai Comitati festa locali, affinché ognuno per il suo ruolo, possa prendere a cuore le sorti di un monumento, ma soprattutto di una memoria storica, la memoria dei Padri ridonandole quel pizzico di dignità e decoro, così come i nostri avi auspicherebbero. San Nicola il Santo dei Forinesi che da secoli veglia, assiste e difende la sua valle anche in tempi di COVID19 non ha fatto mancare la sua gloriosa protezione. Ora sarebbe davvero un grande gesto di devozione da parte di tutti i forinesi ringraziare l’invitto Taumaturgo donando splendore al suo antico tempietto, emblema di fede, religiosità e millennaria devozione della fede del popolo di Forino, perchè no riservando la piccola offerta per i festeggiamenti civili che quest’anno si presuppone non ci saranno, al recupero di un simbolo che rimarrà per sempre. Conoscendo il grande cuore dei forinesi, siamo convintissimi che anche questa volta per il loro Santo faranno la loro parte, tutti nessuno escluso. Daniele Biondi