Così come Olanda, Danimarca e Romania, anche l’Italia festeggia ogni anno la liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. La data scelta per ricordare l’evento è quella del 25 aprile: un giorno che non coincide con la sconfitta delle truppe mussoliniane e hitleriane (formalizzata solo il 29 aprile con la resa di Caserta), ma che, quell’anno, diede vita a una transizione decisiva che portò alla liberazione di Milano e alla ripresa del Nord del paese (il Sud era già in mano agli Alleati).
Il 25 aprile 1945 il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia (Clnai), che coordinava i diversi gruppi della Resistenza nel Nord, deliberò infatti un ordine di insurrezione generale nei territori ancora schiacciati dall’occupazione. Gli occupanti avevano solo una scelta: “Arrendersi o perire”, come da proclama lanciato alla radio. Il piano coordinato dei partigiani portò alla liberazione dei due maggiori capoluoghi del Nord, Milano e Torino, e alla fuga di Benito Mussolini.
Il duce, che si era nascosto proprio nel capoluogo lombardo, provò a raggiungere Como ma due giorni dopo venne trovato all’uscita di Musso, nei pressi di Dongo, dalla 52esima Brigata Garibaldi che lo processò e fucilò tre giorni dopo, il 28 aprile del 1945.
La festa della Liberazione venne istituita un anno dopo. Il 22 aprile del 1946 il governo provvisorio guidato dal democristiano Alcide De Gasperi stabilì con un decreto che il 25 aprile sarebbe stata la data da commemorare per il ricordo della storia. Quest’ anno anche l’ Amministrazione Comunale di Forino, ha voluto ricordare quei tragici eventi con la deposizione di una corona d’ alloro al Monumento dei Caduti di Piazza Kennedy. Da. Bi.