(Riceviamo e pubblichiamo).”In data 9 maggio mi è stata notificata la convocazione per il prossimo 25 maggio del consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2022.
Lo stesso giorno con nota protocollata ho fatto osservare che in quei giorni ho inderogabili e improrogabili impegni di lavoro preso l’Università di Urbino e ho proposto di spostare ad un giorno successivo al 27 la riunione.
Solo il 15 maggio ho ricevuto riscontro in cui si sostiene che non è possibile accogliere la richiesta dal momento che si tratta dell’approvazione di un atto non differibile. Si tratta di un argomento specioso, strumentale, e infondato.
E’ noto ad ogni consigliere comunale che il Rendiconto doveva essere approvato dal consiglio comunale entro il 30 aprile. Il rendiconto – al contrario – è stato approvato con delibera di Giunta n. 54 solo il 28 aprile 2023. Il 5 maggio è stato comunicato il deposito del Rendiconto. Il Consiglio comunale poteva essere convocato ben prima del 25. Siamo, dunque, per responsabilità dell’Amministrazione non dei consiglieri comunali ben oltre i termini previsti dalla normativa.Posticipare la riunione del consiglio comunale di qualche giorno (tre) rispetto al 25 non mi sembra possa essere considerata una violazione di regole e opportunità ammnistrative, più di quanto non derivi dai ritardi stessi dell’Amministrazione nel predisporre un atto così importante.Il diniego alla richiesta si configura allora come un chiaro segnale di arroganza del potere.
Non credo possano obiettare che la data sia stata concordata dalla conferenza dei capigruppo dal momento che a quella riunione ha partecipato il solo capogruppo di maggioranza ancora una volta in spregio alle richieste delle minoranze. Il presidente aveva convocato la conferenza per il giorno 4 maggio alle ore 15. In quella occasione avevo inviato una richiesta di spostamento di 2 ore, alle 17, essendo impegnato al lavoro fino alle ore 16. Anche in quella occasione non ho ricevuto alcuna risposta, neppure di diniego. Si tenga presente che anche il capogruppo di “Prospettive” nel corso del consiglio comunale aveva preannunciato l’impossibilità a partecipare a quella riunione. Dunque devo presumere che hanno preferito svolgere tra loro quella riunione proprio con l’intento di escludere la mia partecipazione al consiglio comunale. Era noto da tempo ad alcuni consiglieri il mio impegno per quei giorni.
In generale, non si comprende la pervicacia volontà di questa amministrazione di evitare – anzi di escludere – un qualsiasi confronto con le opposizioni o con quei cittadini che liberamente si esprimono. Probabilmente essi stessi sono consapevoli della loro insufficienza rispetto ai problemi che la nostra comunità ha di fronte, delle occasioni che stanno facendo perdere al nostro comune. Lo svolgimento del dibattito in consiglio comunale ne è testimonianza. Peccato, per altro, che, dopo aver dichiarato di voler promuovere le videoregistrazioni delle riunioni del consiglio comunale, ne hanno bloccato la realizzazione con un diktat del sindaco. I cittadini avrebbero potuto e potrebbero direttamente valutare i loro comportamenti e la loro inadeguatezza ” Domenico Fruncillo Capogruppo Minoranza Polis