È diventato uno dei simboli della resilienza, il nostro compaesano Pasquale Esposito tratto in questa foto di “Otto Pagine” che ormai da tempo combatte due difficili battaglie della sua vita. Lui padre amorevole di una splendida famiglia, lavoratore instancabile, si dimena in un mare in tempesta chiamato “Novolegno” di Pianodardine che ha deciso di chiudere i battenti e “sbatterlo” in mezzo ad una strada così come altri 116 padri di figli come lui, e l’altra “Croce” rappresentata dalla sua Celzi con i continui allagamenti, lui che ha abitazione proprio dove l’acqua ad ogni pioggia sale di livello e puntualmente gli entra in casa rovinando ed allagando quello che trova. Pasquale Esposito persona dignitosa, riservata, amica di tutti, amico “dei giovani, dei bambini” quelli a cui da anni insegna ed ha insegnato a giocare a calcio, lui vecchio condottiero del Calcio Locale. A noi non piace vedere nessuno in catene, ed in questa ora particolare tantomeno il nostro caro concittadino Pasquale abituati a conoscerlo con il suo sorriso leggiadro e rassicurante, si proprio come indicava agli attaccanti delle squadre che ha allenato di fare gol. Ora Pasquale sta giocando la partita più importante della sua vita, ha smesso i panni di allenatore mettendo quelle di “attaccante”. Stavolta è lui ad attendere chi gli possa passare la “Palla Magica” della dignità di lavoratore, padre, uomo e cittadino per poter vincere questa dannata ed assurda partita. Daniele Biondi