Un’ altra estate e’ quasi alle spalle e con essa le tante problematicità dovute alle frequenti interruzioni di acqua all’ interno delle abitazioni dei forinesi. Anziani, donne , bambini e non solo rimasti e forse lo rimarranno ancora, a secco dell’ ” Oro Blu” in un disagio sprezzante a volte diventato catastrofico, soprattutto per le zone alte del paese e delle frazioni in una condizione esasperante ed a volte davvero ripugnante. Il fatto grave forse non e’ neanche questo, perche’ a dire il vero ce ne sta ancora un altro piu’ gravissimo. Il non funzionamento, senza un motivo ancora plausibile del maestoso serbatoio idrico comunale, opera nuova di zecca, terminata gia’ da due anni, ma ferma li’ ad aspettare che forse ritorni” Garibaldi” per liberare l’ Italia , ma io direi se stesso da questo assurdo immobilismo pubblicano. L’ ennesima vergogna che supera l’ immaginario. Si perche’ come mostrero’ in foto, vedere quel gigante in quiescenza e sentire il popolo ” Assessato” di acqua , quanto lo stesso serbatoio per la sua portata, lo potrebbe ” dissetare per due giorni consecutivi , giorno e notte, è cosa davvero, vergognosa, inqualificabile, inveroconda. E dei forinesi quando ci si ricorda? Solo a fine mese per i dovuti balzelli, i solleciti pagamenti? Ma il rispetto per tante persone, prive di un bene di primaria importanza, ce lo dimentichiamo?
Questo è quanto il tempo e la storia attuale con i suoi interpreti ci sta tramandando. Ed ora cosa ci rimane fare? Sperare anzi auspicare che quanto prima, qualche svolta positiva possa davvero accadere, al fine di non dover annoverare questa opera, come l’ ennesimo “Mostro di Cemento” del territorio di Forino. E con tutto il rispetto parlando , il popolo di questi obbrobri ne ha davvero la pancia piena. Daniele Biondi