Ci và davvero duro Federico Perna Ex Consigliere Comunale alla Cultura ed alla Scuola sull’ attuale situazione scolastica del Comune di Forino. Una diesamina che spazia sui tanti punti , sulle tantissime sfaccettature opinabili di un ” quadro” a tinte davvero fosche come asserisce lo stesso Ex Consigliere Comunale. Pubblichiamo integralmente la lettera che delinea il quadro tracciato da Perna ” L’ estate sta finendo e un anno se ne va.
Vorrei iniziare con questo intercalare musicale degli anni ‘80, perché anche qui a Forino, con l’estate, vanno via un po’ di cose ed è un peccato; oltretutto le condizioni nel complesso vanno sempre peggiorando.
Tra le cose finite, morte e seppellite, c’è L’istituto Comprensivo di Forino/Contrada che non è
più, come ben sai.
Ma stai sereno. Ce ne siamo fatti una ragione. Amara. Ma l’abbiamo assimilata. Ora guardiamo avanti. Non voglio fare polemica politica questa volta, ma voglio esprimere solo un semplice disappunto da cittadino e genitore. La politica è una lingua che tu e la tua amministrazione non parlate; è una lingua straniera. La politica racchiude in sé conoscenza e visione, dunque vi è aliena. Il politichese, invece, quello lo avete imparato bene; nella gestione di domanda e offerta fareste eccitare persino Smith e Keynes. La mia perplessità da cittadino e genitore è che non vedo orizzonti rosei; anzi! Si spalancano cieli tetri che evidenziano il caos.
Nell’immediato alcune scelte senza senso o scellerate che avete fatto sembrano insignificanti, ma con il tempo si palesano deleterie e condizionano la vita dei cittadini. L’anno scolastico passato, il 2023/2024, per la Rodari è cominciato a sorpresa nel Plesso Vespucci con la motivazione di dover “ristrutturare” un plesso per renderlo nuovo o accettabile. Ammesso, e ripeto, che è da “sciocchi” spendere tanti soldi su un rudere di settanta anni anziché abbatterlo e ricostruirlo, accetto pure questo. Va bene così. Però non è giusto che tu e i tuoi amministratori vi prendiate gioco di noi genitori. Non è una bella cosa programmare tecnicamente un cantiere che va da novembre 2023 a novembre 2024, far
iniziare i lavori ad aprile 2024, proclamare urbi et orbi sui social media, con tanto di lista della spesa, che per settembre 2024 sarebbero ben che conclusi e ognuno al suo posto. (post di facebook del 20 aprile “Per Forino sempre”). E invece? Un altro anno per i bambini stipati a sardine nelle aule sottratte alla Primaria Vespucci . Senza verde e senza spazi. Complimenti.
Il cartellone dei lavori davanti alla Rodari parlava chiaro. Diceva che i lavori sarebbero partiti il 16 novembre 2023 e finiti il 16 novembre 2024. Quindi neanche da programma avresti consegnato la scuola ai bambini. Mi sembra una serena e pacata presa per i fondelli. E per di più all’improvviso il cartellone dei lavori è scomparso dalla facciata della Rodari , nascosto, come si nasconde la vergogna. Tanto i forinesi non si accorgono delle finezze e si bevono tutto, vero? No no. Stai tranquillo. I fornirsi non sono fessi (per promemoria ti allego una foto del cartellone dei lavori misteriosamente scomparso, così fai mente locale. Al suo posto una pianta rampicante ha preso il sopravvento, soffocando l’impalcatura del cantiereALLEGATO1).
Di per sé il disagio non è dato dall’attesa di un cantiere, per carità. L’ho scritto in passato e lo ripeto ora. Quel che fa male è la supercazzola che fai ai genitori ogni volta su questa ed altre questioni analoghe. Alla prima occasione utile dirai che i lavori finiranno per Natale e ci palleggerai ancora. Poi passeranno i mesi e si arriverà a giugno 2025, a scuola finita e con i lavori non terminati. Ma ti inventerai un’altra supercazzola ad hoc su Facebook e tirerai avanti.
Ti meriti novantadue minuti di applausi come per Paolo Villaggio nel “Il secondo tragico Fantozzi” che dal palco commenta la “Corazzata Potëmkin”.
Ma non ti sei stancato di tanta mediocrità amministrativa?
Ma andiamo avanti.
Fa male pure leggere del servizio scuolabus che secondo l’avviso pubblico è assegnato in base al numero progressivo di protocollo, senza considerare criteri di carattere geografico (di distanza) o per altre problematiche particolari. E chi sta lontano e non ha fatto prima degli altri ad iscriversi al servizio? Ma secondo te è un criterio sensato? Possibile che non riesci a cambiare neanche un regolamento? Forse hai dimenticato che tu stesso promettesti ai Petruresi che la chiusura del plesso Padiglioni li avrebbe agevolati almeno nel trasporto scolastico. Pazienza. A volte hai la memoria corta.
Poi c’è la questione palestra della scuola Secondaria B.Picella. Te la ricordi? Quella palestra che l’anno scorso i ragazzi delle Medie hanno ammirato col binocolo, che la scuola chiudeva agli alunni per ragioni di sicurezza e tu aprivi alle associazioni per non farti nemici. Anche quella resterà chiusa un altro anno abbondante. Lo hai detto ai cittadini e agli studenti? Altra supercazzola.
Poi però c’è l’asilo nido, quello pensato nell’ex palazzo comunale. Qua ti starai mettendo la medaglia d’oro per la genialità, e non dico altro.
Ancor più geniale è stato accavallare alla progettazione di due milioni e passa di euro sull’ex plesso Padiglione a Petruro, un’altra progettazione di quattrocentomila euro circa. Ottimo! Lo sa questo la gente? Lo sanno i Petruresi? Che se non riesci a dargli l’arrosto avranno in
alternativa il semolino?
E poi indovina cosa ci vuoi costruire là? Un altro asilo nido. Già che ti trovi fanne uno pure a Celzi, uno a Casaldamato, uno alla Palazza e uno a Castello. Se poi ti avanza ancora qualcosa, ne fai uno giù al Pozzo visto che ormai è periferia di Forino.
Se invece tu avessi immaginato di destinare una parte del plesso Padiglione al nido e un’altra parte a edificio di utilità sociale, avresti unito l’utile al dilettevole e fatto un buon lavoro. Oltretutto avremmo risparmiato all’ex palazzo comunale una fine indecente. Potrei continuare a oltranza sulle questioni della scuola, lo sai; ma per decenza mi fermo qui. Da genitore sono molto amareggiato perché hai dimostrato che la scuola per te non è una priorità, non è basilare per la Comunità. Essa è solo un raccoglitore di palliativi amministrativi inutili che impiegano ingenti risorse ma non apportano nessun beneficio.
Hai disintegrato la struttura complessiva della scuola di Forino e l’hai ridotta a un bivacco senza futuro. Non hai mai concesso ad essa l’attenzione che un’amministrazione dovrebbe e hai sempre banalizzato l’istruzione come se fosse una surrogato di associazione (vedi plessi scolastici/manutenzione/ e fine IC Forino/Contrada).
Quand’anche tu stesso non ti ritenessi l’artefice del declino scolastico Forinese, sappi comunque che non hai fatto nulla per arrestarlo. Anzi ne hai accelerato la malasorte. L’estate sta finendo…
Forino, 10 settembre 2024″
Federico Perna