C’è un tratto di strada della S. P. 88 che passa nel territorio di Forino, nella fattispecie il rettifilo che imbocca la cosiddetta “Laura” di Montoro, che ad ogni pioggia, e diciamo ogni pioggia, sia essa intensa che meno intensa, diventa come il Lago di Bolsena, tanto da provocare disagi, ostruzione e impraticabilita’ per un tratto di Provinciale pure anche molto attraverso da automobilisti sia di Avellino che di Salerno. In verità, anche oggi come in altre occasioni, dovendo raggiungere la vicina Montoro, mi sono trovato letteralmente impantanato in questa pozza di acqua piovana che ad “entrarci” dentro con una macchina, desta davvero tanto paura. Siamo abituati a scrivere con onestà intellettuale, ma da quando lo scrivente si ricorda, tale tratto di strada, in tempi non lontani, parliamo fino a sei, sette anni fa, non presentava questa problematicità, o quantomeno non evidentissima come adesso. Cosa è capitato in questi ultimi anni? La domanda sorge spontanea. Dissesto idrogeologico del territorio? Costruzione del PIP che forse modificando la conformazione territoriale, ha sviato il naturale deflusso acque reflue a monte? Abbassamento naturale del pianoro stradale per i costanti allagamenti che il territorio di Celzi subisce costantemente? Certamente noi ragioniamo da profani in materia, ma poniamo dilemmi di piazza che tanti altri cittadini si pongono. Certo così la situazione non può davvero più andare avanti, non è più accettabile: in primis da un punto di vista di sicurezza viaria per tanti automobilisti che ivi circolano, quanto da un punto di vista di isolamento dell’ intera conca di Forino che ad ogni pioggia, ragion forza deve, sta e dovrà rimanere isolata dal mondo per un problema che non poco sta facendo ormai perdere la pazienza a tanti cittadini non solo forinesi. Daniele Biondi