Da sempre cerchiamo di essere imparziali nella notizia. Non ci armiamo di Apologia, ma quando dobbiamo lodare opere buone per il paese cerchiamo di farlo, quando invece notiamo problematiche irrisolte facciamo altrimenti, anche per spirito di critica costruttiva. Partiamo col dire che e’ da diversi giorni, forse piu’ di un mese e mezzo, che abbiamo notato l’ antica Croce di San Nicola illuminare di nuovo con luce nuova, le anime, le coscienze, le sorti della Terra di Forino e della Valle dell’ Irno. Una problematica che noi di Bassa Irpinia, avevamo in tempi non sospetti messo in evidenza e risolta grazie ai cittadini della frazione Celzi di Forino , del Comitato festa Sant’ Anna, nonche’ dalla Amministrazione Comunale dei Sette Colli. Discorso diverso per due simboli monumentali storici forinesi tra cui il Monumento dei Caduti in Guerra , di cui tanto se ne e’ parlato e per il quale , nulla di nulla e’ stato fatto, anzi lo stato di degrado e’ divenuto ancora piu’ degradante, con muffe e muschi a fare da padrone a quelle anime che hanno dato il sangue per la liberta’ di Italia e di tutti i forinesi. In seconda battuta, non si puo’ non disquisire sulle cappelline votive che portano al Santuario di San Nicola in collina. Peggio che andar di notte. Abbiamo tante volte segnato lo stato disastroso in cui versano, ma nulla trapela e alcuna sorta di rassicurazione da alcuno ci e’ stata data per un eventuale recupero. Tanto a dire , il passato e’ il tassello principale per tramandare la storia alle future generazioni che in esso si identificano, ma chi dovrebbe occuparsi di tale situaxioni, si spera possa al piu’ presto destarsi da questi lascismi degradanti del patrimonio storico forinese ormai evidenti e sotto gli occhi di tutti. Daniele Biondi