Finalmente il dado è tratto. Quale migliore affermazione si potrebbe addire alle antiche cappelline del Monte San Nicola, che dopo anni di incuria, degrado ed abbandono, ritrovano l’ antico splendore, il fasto di un tempo. Un popolo che ha coscienza, è destinato a vivere solo di splendore. Ed i forinesi, popolo dalla secolare storia regale sornione quando vuole, ma solerte al dolore, anche nel caso delle cappelline del Monte San Nicola , ha colto appieno una vergogna diventata ormai indecenza al guado di ognuno. Poi la presa di coscienza, spinta da tanti verso un restauro ormai improcrastinabile. Da Padre Jean Claude Ndaijsmine, alle Associazioni culturali, al Comune, alla Scuola, alle Parrocchie di Celzi, Petruro e Forino, ma soprattutto a tanti devoti. Ognuno ha fatto la sua parte, e la questione cappelline e’ diventata questione di tutti. Un richiamo ha scosso il cuore della comunità. Si il richiamo della fede degli avi forinesi, emblemi di devozione al Santo Patrono Nicola, che da secoli veglia sulle faccende della feconda valle, e che anche in questo caso si è tramutato in ” Miracolo” verso un’invereconda ignominia che ormai da troppi anni si trasportava avanti. Ora tocca al Santuario, ma questa è un’ altra storia. Daniele Biondi