Correvano gli ottanta del 1900, ed in quel mite ma autunnale giorno del 23 novembre, d’un tratto la vita di un’intera provincia repentinamente cambiò. Il terremoto! Flagello della natura, il quale anche a Forino sradicò con sé anime di vita umana, consuetudini e passioni sportive e culturali. Tra queste il calcio locale; il quale dovette lasciare il passo al tempo, per diverse ragioni, tra queste la mancanza di un campo sportivo dove poter ancora continuare la tradizione calcistica al tempo rappresentata dalla Polisportiva Forino del Presidente Cesare Parisi. Ed infatti, l’allora campo “Bibi Rossi” fu occupato da tende e roulotte per gli sfollati forinesi. Tutto rinasce nel 1994 con la costruzione dell’attuale Campo sportivo “D’Acierno” il quale ha visto sfilare la tradizione calcistica forinese, rifondata dal 1989 con l’allora U.S. Forino e susseguitasi ininterrottamente fino ad oggi con la nuova società calcistica FORINO CALCIO 1919, ma che purtroppo , seppur domenica 4 novembre esordirà nel nuovo campionato di Terza Categoria, già dal principio partita’ monca di un elemento importantissimo, direi vitale . La mancanza del suo stadio “Acierno” . Per grazia di Dio , questa volta nessun terremoto osteggia la pratica e la rappresentanza calcistica locale, né tantomeno la costruzione di un campo di calcio nuovo, ma una banale zollatura di erba naturale che già dal mese di maggio c.a. doveva essere effettuata, ma che allo stato attuale, ancora non si sa per quale ragione ancora sia stata fatta. Personalmente non voglio entrare nel merito, delle colpe di alcuno. Certo è, che in questa squallida vicenda, regna solo tanta inerzia ed inefficienza, istituzionale passata ed attuale e la grande ridda e rabbia di vedere giocare, lontano dai bellissimi Sette Colli, la gloriosa squadra di calcio locale. DANIELE BIONDI.