Sembra rivivere lo stesso dramma, Celzi, piccola frazione di Forino, che in queste ore si vede immersa dalle acque reflue in un problema annoso che par non trovare situazione di rimedio. Complici le abbondanti pioggia di questi giorni e le nevicate, il dramma eccolo servito per una terra che sembra davvero non trovare pace. Ogni inverno per Celzi e la sua gente, si trasforma in un rituale a dir poco stucchevole ed ormai insostenibile. E sembra davvero che i lavori effettuati lo scorso anno all’inghiottitoio di scolo delle acque ed ai canali par , non abbiano sortito per nulla effetti sperati. Ma noi di Bassa Irpinia eravamo stati profeti, e non certo c’era bisogno del mago Merlin per capire che l’ingente cifra stanziata dalla Regione Campania non corrispondeva a quanto atteso con lavori fatti alla carlona ed arrangiati alla miglior maniera. Non ci volevano ingegneri di alto rango per comprendere l’inconstistenza dell’operato delle ditte che avevano. Ci poniamo sempre la domanda? Ma chi doveva controllare dove stava? E perché non si è stati ligi in questo compito? Come un cane che si morde la coda. Forse non troveremo mai risposta sempre che c’è ne sia. In tutto questo non rimane il dramma umano di Celzi e della sua gente. DANIELE BIONDI