Questi lo sappiamo sono giorni, di ricordo e rimembranza, per tanti giorni di mestizia per chi ha subito un recente lutto, una vicina perdita di persone a cui tanto si è voluti bene. Si questi sono i giorni in cui la nostra mente ci porta diritta al fio dei nostri cari defunti. Ci si adopera chi più chi meno con fiori, lumini e luci votive affinché il ricordo rimanga presente nei nostri cuori ad imperituro dolore. E proprio tanto dolore anzi forse tanta indignazione ha solcato i cuori di tanti cittadini forinesi, i quali nel far visita ai loro cari defunti si sono ritrovati con le lampade votive, di affidamento comunale spente lasciando al buio il ricordo dei loro cari. Un’aria davvero pesante stamani si tagliava al Cimitero forinese visto che a dir di tanti la retta da loro pagata non era per luci a led ma luci gialle a tre watt. Brutta situazione questa, visto che dopo il danno di veder al buio i propri congiunti anche la beffa di aver pagato un prodotto per un altro. Certe altre persone hanno comunque fatto notare che la ditta che aveva operato gli scorsi anni nell’installazione di queste lampade, non era stata mai deficitaria anzi aveva al seguito generatori di corrente che provvedevano al sopperire della capacità elettrica dei contatori del locale Cimitero. E chissà le care anime dal mondo della verità che stiano pensando, di questo ennesimo obbrobrio torinese anzi superficialità di chi dovrebbe dirigere queste situazioni ma sono persone distanti col domicilio , col cuore dalla nostra terra. Si perché come diceva Totò il principe della risata “A Mort e’ na livella” e chissà che quel giorno anche se a chi è artefice di questi sfracello verrà riservato lo stesso trattamento, cosa ne penserà da quell’altra parte dell’Orbe. Da. Bi.