Si potrebbe dire ogni anno ritorna a settembre. No l’autunno , ma la questione sicurezza edifici scolastici . Con la solita domanda di routine. Sono realmente sicuri gli edifici scolastici del comprensorio della terra dei sette colli? Enigmatico e misterioso il discorso, affrontato da qualche anno nel Consiglio di Istituto locale , ma mai chiarito dall’ente proprietario degli stabili, il Comune. Anche quest’anno la solita discussione di rito, l’intenzione di iniziare ad affrontare l’argomento con la chiusura di un plesso, quello dell’Infanzia della frazione di Celzi , poi saltata per il consueto ostracismo della parte genitoriale assecondato dagli amministratori in un connubio , il quale più che badare alla reale questione di sicurezza dei piccoli si è barricato a riccio senza conclusioni sperate, in nome di un sentimentalismo territoriale scolastico che più legato alla voglia dei bambini, e’ risultato essere legato ai ricordi d’infanzia dei genitori, con il risultato di un nulla di fatto che porta con sé solo fio e preoccupazione per il prossimo futuro. E riguardo gli altri edifici? Tutto in alto mare e null’altro . Solo la consapevolezza che il pericolo incombe più che altro perché alimentato , da questo totale renitismo delle Istituzioni. Ma già però si prospetta, un autunno molto infuocato ,anche per il fatto che qualche componente del Consiglio di Istituto, visto il totale immobilismo cercherà di scuotere la faccende con iniziative che non escludono , clamorosi sviluppi dell’ultimo momento. Staremo a vedere. DANIELE BIONDI
