Ormai anche gli eventi culturali annuali forinesi dal 2017 si trovano a dover fare i conti con la cosiddetta «circolare Gabrielli», cioè le linee guida dettate dal capo della polizia per garantire la sicurezza nelle manifestazioni pubbliche. Una serie di «requisiti imprescindibili» senza i quali «le manifestazioni non potranno avere luogo» e che coinvolgono una serie di attori: i Comuni, come anche il nostro che dovranno valutare la capienza delle aree di manifestazione, individuare spazi di soccorso, emettere divieti per la vendita di alcolici e bevande in vetro; gli organizzatori privati, che dovranno regolare gli accessi con sistemi di rilevazione numerica; poi vigili del fuoco, responsabili della Sanità e prefetture. Una situazione questa che per “dura legge ma legge” potrebbe mettere ad ardua prova, le varie manifestazioni che ormai da anni sono il fiore all’occhiello della terra di Forino, il Presepe Vivente, Sere Passaie, Forino Folk Festival che diciamo per quanto se ne dica sono da anni anche volano turistico e di promozione culturale forinese. Partiamo dal presupposto che senza e senza ma , la sicurezza è un valore imprescindibile e su questo non si fanno sconti. Ma bisogna pur dire il vero e con obiettività che il problema grosso, è che questa circolare non fa distinzioni tra grandi e piccoli eventi, tra organizzazioni professionali e volontarie. L’assurdo è che le stesse regole valgono per il Giro d’Italia come per una piccola sagra di un paese di montagna. Una situazione che sta mettendo a dura prova l’esistenza di migliaia di piccole manifestazioni su tutto il territorio nazionale e lo potrebbe fare anche a Forino.
Va pur detto con elevato grado di onestà intellettiva che la circolare impone comunque adempimenti più formali che sostanziali, il cui costo supera a volte quello dell’intera manifestazione. Per cui, nell’assoluto rispetto delle prerogative del Capo della Polizia, pensiamo che si possa individuare un sistema di attuazione della Circolare per gradi, che rapporti gli adempimenti alla dimensione della manifestazione e alle sua finalità e siamo comunque certi che esista una compatibilità tra la garanzia di sicurezza, prioritaria per tutti, e allo stesso tempo prescrizioni modulabili e realmente attuabili anche perché con tutto il rispetto parlando non si possono ricondurre le nostre amate tradizioni e manifestazioni, tutte come se fossero CONCERTONI DI VASCO ROSSI, la sicurezza la priorità e’ assoluta, ma a volte l’inutile allarmismo crea più panico di semplici eventi di qualche centinaio o al massimo migliaio di persone. DANIELE BIONDI