Girovagare in velocità di crociera per le strade della terra di Forino è davvero impresa difficile ed ardua, oltremodo se qualche fanciulla è in stato di gravidanza è davvero inopportuno e sconsigliabile. Strade colabrodo, riverse nel totale stato di degrado con dislivelli, buche ed avvallamenti che la fanno da padrone e che mettono in seria difficoltà la percorribilità delle stesse, la pazienza degli automobilisti ed anche le loro tasche per frequenti danneggiamenti ad ammortizzatori, freni e ruote. Tra le più disastrate, in verità lo sono un poco tutte, spiccano Via Campitelli, Corso Roma, via Marconi partendo dal lato della Scuola Media fin al rione Casal di Creta e per non parlare della via ex Asilo Infantile cosiddetto vico delle Monache Benedettine. Se si va nelle frazioni Petruro, Celzi, Castello la situazione non cambia più di tanto. E che dire del corredo segnaletico urbano? Inesistente già partendo dalle strisce di delimitazione carreggiata inesistenti. Per non dire dei cartelli di indicazione stradale ed urbana, vecchi, malconci, obsoleti. Come si suol dire chi è artefice dei suoi mali pianga se stesso. Ora si pone una domanda: ma gli introiti che un Comune annualmente fa per cosa vengo spesi? Non sarebbe il caso di destinare proventi per mettere in sicurezze le pubbliche vie? Certamente una risposta a questa domanda andrebbe data. Il decoro e la pulizia di un paese si nota innanzitutto dallo stato in cui si trovano le proprie strade. Chi si reca a Forino, certamente non rimane incantato da quelle che sono le pubbliche vie. DANIELE BIONDI