Che il problema delle patologie tumorali, sia diventato il vero flagello che affligge le generazioni moderne, e principal modo le nazioni avanzate, questo è un dato di fatto, ma è pur vero che in certi territori l’influenza della conta dei morti risulta essere più marcata. Nella regione Campania, ma nello specifico nella provincia di Avellino, forse tra le zone più densamente colpite da questa piaga risulta essere Forino. Certo non ci sono dati statistici, questo è nulla a dire, ma è pur vero che nella terra dei sette colli non c’è famiglia che si conosca che non abbia casi di persone residenti che combattono questo orribile male o che sfortunatamente non abbiano avuto qualche persona dipartita. Un’incidenza quasi allarmante che principal modo colpisce con maggior vigore, la fascia di età che va dai 23 ai 65 anni, e ne sono prova tanti casi anche di persone molto giovani che hanno dovuto lasciare il passo al virulento male. Purtroppo allo stato attuale, il Comune di Forino manca di un registro tumori, il quale poteva dare una effettiva mano per una statica medica al fine di comprendere con maggiore sicurezza quali potessero essere i maggiori fattori di rischio che il territorio presentasse in base a quali organi o componenti vitali il tumore andava a colpire. Come alla stessa maniera, sembra ormai giunto il tempo che gli organi Comunali, Arpac, Regione o chi per esso avvii uno screening serio e dettagliato del suolo,del sottosuolo, dell’ acqua , dell’aria per comprendere il reale rischio che si potrebbero celare in questi elementi del territorio e che potrebbero danneggiare la salute umana. Fatto sta che ormai il triste rituale si ripete come una lancetta di orologio cadenzata, in un muovere cruento del tempo, segnato dalla truce rassegnazione dalla gente locale. Cosa questa che fa ancora più ribrezzo e paura delle tante care persone morte di tumore, di un fatale destino che bisogna dire non è tale , e che potrebbe colpire tutti nessuno escluso. Si spera che quanto prima chi di dovere, sovvenga ad iniziare ad affrontare la seria questione e con il piglio giusto , almeno per comprendere quanto a tanti appare incomprensibile, soprattutto chi vede morire un proprio caro , un proprio familiare. DANIELE BIONDI