Più volte dalle pagine di questo quotidiano, abbiamo segnalato, lo stato di incuria in cui versano i monumenti della terra di Forino. Dalla fontana Iacuzio, sita difronte la Chiesa di Santo Stefano nel rione Palazza, alle fontane della villa comunale, al monumento dei caduti in guerra in Piazza Kennedy. Da anni, sembra che il decoro degli stessi, non interessi proprio a nessuno i loro simboli di memoria e di storia del passato e del futuro. Si sa che chi non considera la propria storia, non può costruire il proprio futuro. Quest’anno ricorrono i cento anni dalla fine della Prima guerra mondiale ed anche Forino, con i suoi figli, ha donato il suo tributo di sangue alla causa della nostra Patria, per quei valori di democrazia, uguaglianza e libertà di cui noi tutti ed i nostri figli stanno usufruendo. Gli scenari politici ormai cangianti, con nuovi amministratori pronti a mettersi in discussione per questa campagna elettorale, fanno ben sperare. Ci si auspica, che quantomeno, qualcuno nella sua agenda politica inserirà questa discussione, ma ancor questo obiettivo di civiltà. Lo si deve a chi, versando il suo sangue, ha creduto e combattuto un mondo migliore di pace e democrazia. DANIELE BIONDI