Una decisione dura, forte, amara, dolorosa , quella presa dal direttivo della locale sezione LIBERTAS in seguito ad una convulsa riunione tenutesi presso la locale sede domenica 29 Ottobre. Per i tanti lettori bisogna enunciare il fatto che il Presepe Vivente di Forino può essere annoverato con quelli di Pietralcina, Viggiano tra i più importanti e seguiti del centro sud , oltre che tra i più longevi . Infatti lo scorso anno il presepe irpino tagliò il prezioso nastro dei Trenta anni di attività. La prima eruzione infatti, Natale 1986 e come uno strano scherzo del destino anno 2017 fine della storia. Si la storia del Presepe Vivente di Forino e’ storia di orgoglio, di appartenenza di vanto, di sentita tradizione che in questi lunghi trenta anni ha catapultato il nome della terra dei sette colli sia in palcoscenici provinciali, sia regionali che nazionali. Si nazionali ; chi non ricorda la partecipazione del Presepe irpino alla Rassegna Festival Internazionale dei Presepi di Spoleto , oppure la partecipazione nel 1995 per esplicito invito alla trasmissione Uno Mattina di Rai Uno. Ma in questi anni molteplici sono state testate televisive, giornali , notiziari a parlare del Presepe di Forino. Le ragioni di questa toccante decisione come ci spiega il dott. Antonio Olivieri una delle anime pratiche del noto Presepe sono molteplici: Mancanza di mezzi e manovalanza, mancanza du nuove leve, difficoltà logistiche, difficoltà tecniche per le nuove struggenti norme sulla sicurezza nelle manifestazioni. Dunque come recita un antico detto Tutto e’ compiuto. Anzi tutto e’ finito in un anno horribilis che sembra far segnare il passo per la terra dei sette colli. Infatti dopo le problematiche politiche , con le dimissioni del Sindaco Nunziata, le problematiche fiscali tra Comune Chiesa, con un pezzo storico della quotidianità culturale locale sembra essere davvero l’anno maledetto sperando che questa amara decisione, possa per il venturo anno risvegliare le coscienze , le anime, la forza lavoro e l’entusiasmo in tanti altri affinché ritorni ancora più rinvigorita l’antica tradizione del Presepe Vivente di Forino. Daniele Biondi