Mancano poco meno di sette giorni, e Forino e la sua gente, come ormai avviene da secoli , si prepara per il pellegrinaggio penitenziale del 14 marzo al Santuario in collina del Santo Patrono San Nicola attraverso il quale la gente locale attesta al Santo di Mira , segno di gratitudine e profonda devozione per una manifesta protezione avuta dal in occasione della terribile eruzione del Vesuvio del 17 dicembre 1630 . Proprio Domenica scorsa dal pulpito dell’altare della Chiesa di San Biagio, Padre Mirra durante la santa omelia, con voce convinta e parole dirette rivolgeva al popolo questo invito: ” Il 14 marzo per Forino e’ da secoli un giorno particolate . Si ricorda la fede della gente forinese la quale con lacrime , nenie e preghiere , a piedi scalzi sotto un ‘intensa pioggia di cenere e pomici vesuviane si rivolse nume e devota al suo Santo Patrono Nicola di Bari per chiedergli liberazione da una tragica fine che pareva imminente con quella terribile erzuzione del Vesuvio del 1630 .Ci siamo resi conto però con il mio Collaboratore Padre Marco Masi che questo sacrificio e ringraziamento di fede, da alcuni anni sta andando molto scemando. Cari fratelli non lo dobbiamo permettere. Carichiamo simbolicamente i nostri bambini di piccole croci in legno e raggiungiamo tutti insieme il nostro amato San Nicola che ci accoglierà come sempre a braccia aperte. Le croci dei nostri bimbi le benediremo venerdì 9 marzo presso la Chiesa di Santo Stefano. Portiamo tutti i nostri bimbi. Costruiamoci la loro piccola crocina in legno , si perché questa grande tradizione potrà ancora vivere solo se faremo diventare loro i veri protagonisti depositari di un atto di fede che voi tutti forinesi dovete conservare con orgoglio e gelosia perché bene comune di generazioni”. DANIELE BIONDI