FORINO: PALAZZO MARCONI QUALI PROSPETTIVE CON QUESTA NUOVA AMMINISTRAZIONE?

FORINO: PALAZZO MARCONI QUALI PROSPETTIVE CON QUESTA NUOVA AMMINISTRAZIONE?

Quando verso la metà del mese di marzo 2016, io e come tra l’altro tanti forinesi, vedemmo ruspe ed escavatori iniziare i lavori del malconcio Palazzo Marconi nella Piazza Tigli tirammo davvero un sospiro di sollievo ed una speranza; si la speranza che finalmente quel luogo che tanti anni prima era stato storico emblema di paese, perché da sempre ospitante le Scuole Elementari, finalmente potesse ritornare ai lustri fasti che furono. Il tutto ci rincuorava anche perché chiedendo variegate informazioni agli allora politici locali, e componenti delle ditte che li operavano, ci davano conferma che lo stato d’uso della ventura opera sarebbe stato scolastico. Molti pensammo, finalmente un plesso all’avanguardia e dunque basato sui nuovi criteri antisismici moderni che avrebbe permesso la chiusura di qualche altra struttura scolastica non a norma. La nostra felicità era ancor più alimentata dal cartello illustrativo che ci indicava un termine anche molto breve alla fine dei lavori di completamento. Dunque tutto bello, tutto buono e forse anche caratteristico vedere le vecchie mura dell’edificio ingabbiate da una mastodontica struttura per cercarne un recupero voluto , o costretto dagli organi delle Belle Arti per salvaguardarne l’antichità. Ma anche su questo punto tante persone si sono chieste il reale valore di salvaguardia di quelle vestigia mentre senza né essere ne’ architetti , né ingegneri ci accorgemmo già all’epoca del loro marciume strutturale e forse l’inadeguatezza di poggiarle su di una costruzione ex novo che si doveva costruire. Ma chissà forse noi ragionavamo in maniera molto ingenua e facilona. Per questo tipo di ragionamenti ovviamente ci sono fior di architetti , ingegneri , scienziati del calcestruzzo che la cosa la inquadrano in maniera differente. Beh avevano ed avranno ragione? Sul loro mestiere forse si , ma su quanto annunciato verbalmente e sui cartelli da loro esposti sul termine dell’opera forse no. Infatti il 16 luglio 2017 giorno della consegna dei lavori ultimati e’ già passata da un bel poco. E’ cambiata da poco un’altra amministrazione comunale , ma rosee prospettive non si intravedono di certo all’orizzonte . Ai forinesi gli rimane tra le mani l’ennesimo pugno di mosche, anzi l’ennesima cattedrale nel deserto che purtroppo non è decifrabile quale 16 luglio di quale anno Domini venga terminata, e se venga terminata. Dunque l’ennesima vergogna, l’ennesimo degrado di un immobilismo , ormai in modo evidente sotto gli occhi di tutti. L’auspicio che il nuovo Sindaco Olivieri sia davvero capace, come pensiamo di illuminar il cammino dei forinesi per la faccenda Marconi “in questa ormai Selva Oscura” DANIELE BIONDI