Una sentenza la n .190, quella pronunciata dalla Sesta Sezione della Corte di Cassazione che a breve e lungo termine farà sicuramente parlare di se portandosi appresso ripercussioni e cambiamenti nell’ottica di controlli di staticità ed anti sismicità degli edifici scolastici italiani. Difatti la Suprema Corte, il giorno 8 gennaio c.a. accogliendo il ricorso della Procura di Grosseto contro Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada, che aveva ottenuto la riapertura di una scuola con un rischio sismico pari allo 0,985 su una scala che soddisfa a ‘1’ il parametro di sicurezza statica , pone un tassello importante nella valutazione sulla inopportunità di tenere aperta una scuola che non rispetti i parametri anche minimi di sicurezza antisismica. Riguardo la terra dei sette colli, la discussione va avanti da tempo, sia nell’ambito del Consiglio di Istituto scolastico che in vari incontri ha posto a discussione all’ordine del giorno l’argomento con tanto verbalizzato di richiesta all’ente Comunale sull’acquisizioni delle certificazioni inerenti l’argomento. No ultimo come richiesto nell’incontro dell’11 settembre 2017 nel verbale n.12 , come alla stessa stregua la raccolta di oltre 90 firme di genitori forinesi e depositata in Comune con istanza protocollata il giorno 4 dicembre 2017 per incontro urgente e chiarificatore con la componente Comunale su sicurezza statica ed antisismica degli edifici scolastici forinesi. Allo stato attuale nulla e’ cambiato, e del fatidico incontro neanche a parlarne. Si farà? Beh i genitori forinesi lo sperano davvero. Ma purtroppo come si sa ,la montagna per poter partorire un topolino ha bisogno di tempo, che stando però al delicato argomento già troppo ne ha atteso per questo ormai “Improcrastinabile Parto”. DANIELE BIONDI.