FORINO: TORNA IL PROBLEMA DELL’ACCENSIONE INDISCRIMINATA DI STERPAGLIE E RESIDUI VEGETALI

FORINO: TORNA IL PROBLEMA DELLACCENSIONE INDISCRIMINATA DI STERPAGLIE E RESIDUI VEGETALI

FORINO: TORNA IL PROBLEMA DELLACCENSIONE INDISCRIMINATA DI STERPAGLIE E RESIDUI VEGETALISiamo ormai alla fine di questo mese di agosto 2018. Come tutti gli anni, anche in questo e’ ritornata la classica raccolta delle nocciole , come a Forino così in tanti altri territori della nostra provincia. Ma nella terra dei Sette Colli , non sappiamo in altre , sono bastate tre giornate di clemenza meteorologa per far ripiombare il territorio , in una seria problematica , quella dell’abbruciamento delle sterpaglie che non si riesce davvero a debellare. Ciò a discapito di un’intera comunità, ostaggio ormai da questa indiscriminata pratica che lede e nuoce alla salute di tutti, ed in particolar modo a quella di anziani e bambini. Si converrebbe dire in tal caso BENVENUTI A FORINO, LA VALLE DEI FUMI. E’ questo infatti lo slogan, che in maniera del tutto sarcastica si potrebbe coniare per la terra dei sette colli, per un grave problema che come detto, ormai da anni si trascina nei periodo che va dal mese di agosto ad ottobre, allorquando la raccolta delle nocciole e delle castagne rende l’aria nel paese irrespirabile, colpa dell’accensione indiscriminata delle foglie e delle sterpaglie da parte degli agricoltori locali, tutto a discapito della salute pubblica e soprattutto di chi è sofferente di patologie respiratorie e polmonari. Una situazione che rasenta davvero l’assurdo, in quanto nel periodo citato, la valle di Forino si trasforma d’un tratto in una ciminiera a cielo aperto dove fumo, caligine e polvere la fanno da padrone tutto a discapito della salute di tanti inermi cittadini non possessori di terreno in coltivazione ma in special modo, a danno della salute di anziani e bambini persone maggiormente colpite da questo fenomeno vittime delle inquinati fumi e delle polveri sottili . Un nesso a tutto questo anche a detta di esperti in campo medico, si legano purtroppo le numerose patologie tumorali del posto, soprattutto polmonari grazie al continuo ed intensivo aereosol inquinante dei fumi , come anche intestinali, per il fatto che il lercio dell’aria nel tornare a suolo si va a depositare nelle campagne e filtrando nel terreno soprattutto con la pioggia, avvelena in tal modo le successive coltivazioni di prodotti agricoli che credendoli sani nascono già con elevato tasso cancerogeno . Paradossi davvero inaccettabili visto che a rimostranza di molti cittadini, non si può essere ostaggio ben tre mesi , di fumo polvere e caligine a scopo ed interessi altrui . Se non vi molto a ritroso la giunta regionale , quanto un’ordinanza comunale, ha vietato l’accensione dei fuochi fino alla data del 30 settembre c.a ma a quanto pare tali direttive rimangono morte solo su carta sotto l’inerzia ed il disinteresse di chi avrebbe il compito di farle applicare per un tantino di buon senso anche in maniera parziale. A differenza di tanti altri territori della nostra provincia, a Forino la situazione è ben diversa, per la posizione geografica in cui il paese è collocato visto che la conca attorniata da montagne rende soprattutto di notte, il problema importante in quanto il paese rimane sommerso da queste sostanze fumogene tanto da rendere l’aria irrespirabile. Nulla a togliere agli agricoltori che vivono di questo e va bene così , ma ci sono pur tanti che purtroppo ci devono campare in questo paese. DANIELE BIONDI