Un successo l’inaugurazione della collettiva ‘’ Forme d’amore’’ presso l’Osteria Giu’ da Thomas , nel centro storico di Avellino.
La mostra celebra l’amore nelle sue diverse interpretazioni e conduce a profondi ragionamenti su un sentimento unico e immenso che genera cambiamenti, migliora le persone e fa stare bene.
Un evento che nasce da una riflessione di Henri Matisse, secondo il quale dall’amore nasce ogni azione creativa e occorre “una generosita’ smisurata e un profondo spogliamento per la creazione di ogni singola opera d’arte”.
Otto gli artisti che espongono le loro opere e che hanno interpretato l’amore secondo il proprio punto di vista e lo stile che li contraddistingue la loro arte : questi i loro nomi Gaetano Arciuolo, Beatriz Cardenas, Serena D’Onofrio, Vincenzo Liguori, Patrizia Luciano, Gianni Spagnuolo, Michela Strollo e Generoso Vella.
Alla serata inaugurale, presentata dal curatore Generoso Vella, è intervenuto anche lo scrittore Marco Parisi con letture dal suo libro “Hiperionidi’’ e il poeta Roberto Lombardi che ha allietato il pubblico con versi sull’amore .
Un appuntamento riuscito e che ha trovato la piena soddisfazione del titolare dell’osteria, Thomas Taccone, che ha accolto i suoi ospiti coi sapori della cucina tipica locale con ottime materie prime e vino di qualità. Un momento di aggregazione e condivisione per riaccendere i riflettori sul centro storico, sull’arte e le tradizioni del territorio e per condurre il pubblico in un viaggio dove il gusto e l’arte camminano insieme e nutrono il corpo , la mente e lo spirito.
“L’amore e l’arte – ha dichiarato il curatore Vella – sono per l’uomo ricchezza, ossigeno e nutrimento per l’anima e per questa ragione sono indiscindibili. L’arte è forse la sede naturale dell’amore, dove probabilmente può svelarsi nella sua totale manifestazione ed essenza. Un qualcosa di tanto grande può trovare collocazione solo nell’eternita’ e nella profondita’ dell’arte e non è un caso che l’amore è uno dei temi più rappresentati dagli artisti di tutti i tempi.
L’arte è una confessione pubblica, è una rivelazione di quello che gli altri non vedono e che gli artisti sentono il bisogno di rappresentare. Essere creativi permette di dare forma anche a cio’ che non si riesce ad esprimere a parole e si traduce in qualcosa di esterno, concreto, visibile”.
“Nella realizzazione di un’opera d’arte, – ha continuato l’organizzatore – ogni elemento (linea, segno, colore,ecc) segue i movimenti dell’anima dell’autore. La pittura, la scultura, la scrittura, sono strumenti di esplorazione e di trasmissione della sensibilità e dal quale emerge il lato effimero e gaudente di un artista il cui compito è rivelare cio’ che ha vissuto, sentito e immaginato in maniera unica e irripetibile. E’ importante, infine, considerare che saper amare è un’arte e l’arte è una forma d’amore e la chiave per cercare il senso della vita, ritrovare i valori e la sostanza delle cose”.
La mostra , in collaborazione con l’associazione Nel segno dell’arte, è visitabile fino al 24 marzo, tutti i giorni, presso l’osteria ‘’Giu’da Thomas ‘’, in via Recinto Dogana n.5 ( tranne il lunedì).