Diecimila euro da un anonimo imprenditore puteolano e un volo dell’Areonautica per il trasferimento ad una struttura specializzata di Lecco. La solidarietà vince, ancora una volta, rispetto alla drammatica vicenda dei superstiti della strage del bus. Come la piccola Francesca. L’appello di Annalisa Caiazzo, la madre della bambina di tre anni rimasta gravemente ferita nell’incidente stradale sulla A 16 del 28 luglio, nel quale morirono 39 persone, pare essere stato accolto. Francesca, questo il nome della bambina, sarà trasferita in una struttura di alta specializzazione per la riabilitazione, secondo quanto reso noto dalla direzione del Santobono. Una buona notizia dunque, per il momento, per la madre della piccola: la richiesta d’aiuto era stata appoggiata anche dal Comune di Pozzuoli e riguardava la necessità di un aereo che permettesse il trasferimento della bambina d un ospedale di Lecco. Adesso, però, tutto risolto. Dall’ospedale Santobono giunge la dichiarazione: ”L’iter per il trasferimento è già avviato”. L’Aeronautica Militare che ha messo a disposizione un proprio velivolo per garantire il trasferimento e permettere alla piccola di ricevere tutte le cure necessarie. Annalisa ha perduto i genitori e gli zii. Suo marito è tuttora ricoverato nella rianimazione dell’ospedale Cardarelli e i suoi due figli, Marco di 10 anni e Francesca di 3 anni sono al Santobono. Lei è rimasta alcuni giorni ricoverata nell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. La mamma di Francesca aveva raccontato al Mattino: ««Ricordo tutto; tutto. C’è stato l’impatto, poi ho sentito il vuoto. In quel momento ho pensato ai miei familiari che erano con me. Poi nulla più. Ricordo solo di essermi risvegliata nel buio e di essermi trovata da sola».