Alla scoperta dell’olio extravergine d’oliva campano con un percorso gratuito, riservato ai diversamente abili, su tutto il territorio regionale. È il tema dell’iniziativa “Frantoi Aperti alla Solidarietà”, promossa dall’organizzazione degli olivicoltori Aprol Campania, in collaborazione con la federazione regionale di Coldiretti, domenica 28 ottobre 2018 dalle 10 alle 12. Nelle cinque province della regione sono coinvolti 13 frantoi, dove altrettanti tecnici di Aprol faranno da tutor dell’olio per gli ospiti, guidandoli all’interno degli impianti produttivi e dove possibile anche negli uliveti. Alla fine del percorso i visitatori potranno seguire un laboratorio di degustazione dell’olio Evo per imparare a riconoscerne i sentori e le caratteristiche. Le associazioni di volontariato che operano sul territorio possono prenotare la visita rivolgendosi agli uffici Coldiretti o ai referenti provinciali di Aprol.
Gli oleifici coinvolti sono: in provincia di Avellino il frantoio Barbieri di Paternopoli e il frantoio Fam di Venticano; in provincia di Benevento il frantoio Zampelli di San Nicola Manfredi; in provincia di Caserta il frantoio Rao di Sant’Angelo D’Alife, il frantoio Mondrone di Caiazzo, il frantoio Fragola Spinosa di Piedimonte Matese e il frantoio Migliozzi di Teano; in provincia di Napoli l’azienda Ambrosio di Terzigno; in provincia di Salerno l’oleificio Candela di Buccino, il frantoio Galardo di Roccadaspide, le fattorie Degli Alburni di Aquara, il frantoio Peteca di Giffoni Valle Piana e l’oleificio Val Calore di Castel San Lorenzo.
Testimonial di Frantoi Aperti 2018 è Nicola Ruzza, giovane di Fontanarosa affetto dalla sindrome di Down, che il 2 giugno è stato insignito dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per “il suo esempio di grande umiltà, impegno e dedizione per la vita, il lavoro e il sociale”.
“Da quest’anno – spiega Francesco Acampora, presidente di Aprol Campania – la nostra organizzazione intende legare il valore dell’olio extravergine all’impegno sociale. Vogliamo aprire l’educazione alla sana alimentazione a tutti, senza barriere. Spesso l’approccio al gusto e all’alta qualità è vissuto come un’esperienza riservata a pochi gourmet. Il cibo giusto, sano e garantito secondo noi invece deve essere patrimonio condiviso e accessibile. Oltre alle note qualità organolettiche dell’olio extravergine, è importante trasferire le informazioni utili a riconoscerne le caratteristiche legate alla biodiversità del territorio. Un ringraziamento speciale va ai frantoi che hanno aderito all’iniziativa di Aprol, dimostrando grande sensibilità”.
La Campania possiede oltre 74 mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica. Le principali varietà olivicole campane sono: l’Ogliarola, la Marinese e la Ravece in provincia di Avellino; l’Ortice, l’Ortolana e la Racioppella in provincia di Benevento; l’Asprinia, la Tonda, la Caiazzana e la Sessana in provincia di Caserta; l’Olivo da olio (detta anche Cecinella o Minucciolo) in penisola Sorrentina, Napoli; la Rotondella, la Carpellese, la Nostrale, la Salella, la Biancolilla e la Pisciottana in provincia di Salerno. A queste autoctone vanno aggiunte varietà come il Leccino e il Frantoio, che pur non essendo autoctone sono presenti da lungo tempo in varie zone della regione. L’olio nuovo esprime al meglio le proprietà organolettiche, antiossidanti e nutrizionali che tendono a deperire nel tempo. In Campania sono cinque le Dop: Cilento, Colline Salernitane, Irpinia – Colline dell’Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche.