Fondata dai fratelli Emilio e Vincenzo Besana oggi l’azienda è guidata dai discendenti Pino e Riccardo Calcagni (padre e figlio) che la stanno spingendo oltre ogni più rosea previsione nonostante gli anni della crisi.
Un azienda che lavorare ogni anno oltre 20 mila tonnellate di prodotto (frutta secca) per un fatturato che tocca i 180 milioni dando un’occupazione a circa 400 dipendenti diretti e a 2.500 indiretti e dell’indotto.
Un azienda tutta campana, che ha il suo quartier generale a San Gennaro Vesuviano. Uno dei tanti miracoli all’italiana che accadono anche al Sud. La vocazione internazionale dell’impresa si presenta quasi subito e nel 1928, a soli sette anni dalla sua fondazione, noci, noccioline, mandorle, arachidi, pistacchi e tutto il ben di dio manipolato dalla Besana già finiva in Germania, Regno Unito, Svezia e Nord America.
L’accordo nel tempo con i maggiori distributori – Mark & Spencer, Colruyt e Delhaize, Tesco per citarne alcuni – e la collaborazione con le principali aziende di settore – come Ferrero, Nestlè, Barilla – hanno fatto il resto completando le piazze d’Europa e conquistando l’Oriente. L’azienda, cresciuta e organizzata a livello di Gruppo, vanta anche magazzini refrigerati presso l’Interporto Campano a Nola, uno stabilimento in Inghilterra a Ipswich, un impianto ad alta tecnologia per la lavorazione del cioccolato nel Cilento (Vittoria Chocolatery). Il tutto per 36.550 metri quadrati di superficie e 242mila metri cubi. Insomma, qualità del prodotto (alta, altissima, dicono in fabbrica), elevate proprietà energetiche, piccole confezioni a costi contenuti, bontà all’altezza del miglior cibo italiano sono alla base di un successo accertato e che si va progressivamente consolidando.
Per essere all’altezza del compito, il Gruppo si sottopone ogni anno a oltre quaranta audit da parte dei principali enti certificatori e dei numerosi clienti che chiedono il rispetto di specifici metodi di lavorazione o la conformità ai codici aziendali. Un’esigenza che si risolve nella tenuta delle più importanti attestazioni di qualità. «È una bella storia, la nostra – non può trattenersi dal dire Pino Calcagni –: affonda le sue radici nel territorio nazionale e sa guardare lontano per cogliere le grandi opportunità del mercato globale; una storia d’imprenditorialità sensibile, capace d’innovare nel rispetto degli altri e dell’ambiente».
Nei prossimi giorni le nostre telecamere entreranno nel loro stabilimento di San Giuseppe Vesuviano ed intervisteremo i leader dell’azienda per farci spiegare i motivi di una crisi così pesante che sta mettendo in ginocchio i produttori e capire quale futuro aspetta ai nostri imprenditori agricoli della frutta secca.