“The Black Racism” è il primo album dei FUERA, in uscita venerdì 19 maggio su Spotify e tutte le piattaforme streaming per Asian Fake, distribuzione Believe.
Il primo VIDEO estratto è “Tossico d’arte”, un trip allucinato costruito su infiniti dettagli dove il ritmo lento e le inquadrature statiche si contrappongono all’andamento sincopato del brano, creando un’atmosfera surreale e dal carattere retrò che rispecchia perfettamente l’idea di “nuovo vintage” del gruppo.
I FUERA sono di Nola ma in perenne viaggio tra Napoli, Milano e Torino: il producer Jxmmyvis e i rapper Same e Diak hanno solo vent’anni e dopo aver pubblicato demo, singoli non ufficiali e un mixtape stanno per cambiare le regole del rap e dell’elettronica italiana con “The Black Racism”, un album innovativo e assolutamente inedito nel nostro Paese, con il suo immaginario lirico cupo, introspettivo e intriso di arte e cinema tra tappeti sonori che spaziano dal rap al trip hop, dalla techno fino all’elettronica psichedelica.
Le dieci tracce di “The Black Racism” rispecchiano l’attitudine eclettica e sperimentale del gruppo, alla ricerca di un’identità che trovi un equilibrio tra le atmosfere nebulose e post-industrial delle strumentali e i testi onirici che indagano il mondo dell’ignoto e del subconscio, cercando di ricreare la natura fragile della mente umana con riferimenti che spaziano dall’arte al cinema.
Il filo conduttore dell’album è il “razzismo intellettuale”, un conformismo che è oppressore ma al tempo stesso stimolo a fare meglio, ad esprimersi senza filtri attraverso l’arte. L’album è stato registrato al Sinergy Recording Studio di Milano, prodotto interamente da Jxmmyvis con arrangiamenti addizionali di Frenetik e Orange e la collaborazione di Jeff Owen.