di Gianni Amodeo
Foto di Antonio Napolitano
Una rivista, dalla caratteristica copertina, laboriosamente “tirata” con il ciclostile – L’Opinione – con testi di interesse sociale e pubblicata in proprio, diffusa pro manibus tra amici, associazioni cittadine e del territorio. Un programma radiofonico, intitolato Voce ‘e popolo, Voce ‘e Dio, che andava in onda su Radioemme, tra le prime emittenti “libere” della Campania, e nel palinsesto di Videonola, importante realtà informativa, in significativa crescita e ben presente nell’area metropolitana di Napoli e nel contesto della Bassa Irpinia.
E ancora, il rilancio negli anni ‘80 della Pro Loco, contrassegnata dal logo Nola, Città d’Arte, chiave di sintesi ed espressione di ciò che rappresenta la plurisecolare Festa dei Gigli, inserita dieci anni fa nel patrimonio della cultura orale e immateriale dell’umanità, con il riconoscimento e la tutela dell’Unesco, e i correlati disciplinari di storicità. Un rilancio fortemente caratterizzato dalle importanti iniziative di primo approccio per la conoscenza e messa in valore del patrimonio storico–archeologico di Nola e del territorio, tutto da riscoprire. E furono iniziative di volontariato civico, con l’attiva e coinvolgente partecipazione di tanti giovani e giovanissimi, di cui è stato animatore e guida; iniziative, i cui sviluppi in termini di ritrovamenti sono stati la piattaforma, per favorire e sollecitare l’ istituzione dell’ Antiquarium, realizzato nell’ex complesso conventuale delle Canossiane, pre-condizione di struttura dell’attuale Museo nazionale storico– archeologico dell’ area nolana, faro culturale e grande attrattore di visitatori, anche e soprattutto per la varietà delle manifestazioni e convegni che ospita. Una scenario, che si generò in città soprattutto negli anni ’70, con la formazione del Gruppo archeologico nolano, dando impulso alla contestuale fondazione del Gruppo archeologico Amedeo Maiuri, presente e ben attivo in tutti questi anni nella riscoperta e valorizzazione del cospicuo patrimonio dei beni culturali di Avella, di cui è testimonianza Klanion \ Clanius, eccellente rivista per i contenuti specialistici di settore e per l’elegante formato editoriale.
Sono i percorsi che rappresentano e simboleggiano l’impegno pubblico del professore Gaetano Minieri nella realtà di Nola e … dintorni. Percorsi, che hanno ispirato e ampliato gli orizzonti, nella rivisitazione biografica che n’è stata tratteggiata nel complesso monastico di Santo Spirito, promossa e curata dalle associazioni Contea Nolana e Sinfonia 2013, nell’ambito delle manifestazioni di Arte e Cultura, indette dalla civica amministrazione, guidata dal sindaco Carlo Buonauro.
Una rivisitazione, affidata alle vive testimonianze e agli incisivi interventi di Felice Scotti, Giancarlo Allocca, Mario Cesarano, Agostino Ruggiero e Gennaro Caliendo. Una varietà di voci, che faceva emergere e rendere attuale la dimensione di Gaetano Minieri, autentico spirito libero e libertario, socialista umanitario di ampia visione culturale e inappuntabile Maestro di Scuola elementare, con esperienze di impagabile giramondo curioso e sempre desideroso di conoscenze alimentate dai frequenti viaggi e soggiorni, con destinazione gli Stati Uniti d’America e l’Argentina.
Una vicenda biografica, in cui s’innesta la rinomata Libreria Giordano Bruno, che Gaetano Minieri, aprì e gestì per alcuni decenni in corso Tommaso Vitale. E va da sé evidenziare – ed è stata ben ricordata- la passione che ebbe per la filosofia del pensatore di Infiniti mondi, con la pubblicazione di analitici saggi e approfonditi articoli giornalistici. Una biografia intrisa di senso laico, senza essere disgiunta dall’ossequio per i valori della concezione cristiana della vita, testimoniati da Paolino di Bourdeaux, compatrono della città con San Felice. Un’impronta di coesistenza e dialogo, se si vuole, come per travalicare l’antitesi tra l’anima bruniana e l’anima gigliante che identificano la città. Impronta di cultura e stile. Ed è il senso particolarmente leggibile nella foto, che ritrae Gaetano Minieri nel conversare con il vescovo Giuseppe Costanzo, che sarà arcivescovo di Siracusa e assistenza generale dell’Azione cattolica.
Davvero considerevole il retaggio che ha lasciato Gaetano Minieri, cittadino normale e di ammirevoli qualità sociali.