“Alle amministrative come federazione Più Europa e Azione abbiamo messo in campo in tutta Italia un progetto politico-elettorale europeista, liberaldemocratico e riformatore, alternativo alla destra sovranista e autonomo dal Pd che sceglie l’alleanza con il M5S. Il voto dei cittadini, da Palermo a L’Aquila ad altri grandi centri, ha confermato la nostra intuizione: esiste uno spazio centrale, quello dell’innovazione, del buongoverno, del Sud proiettato finalmente e definitivamente in un dimensione europea. Se il Pd vorrà insistere con un legame strettissimo e imprescindibile con un M5S ormai quasi del tutto evaporato noi continueremo a scommettere su di una prospettiva diversa”. Lo hanno detto Bruno Gambardella, della Direzione nazionale di Più Europa, e Alfonso Maria Gallo, Amalia leo e Manlio Lomazzo, componenti dell’Assemblea nazionale del partito di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova.
“Il centrodestra esce da queste elezioni con la supremazia di Giorgia Meloni, che domenica era in Spagna ospite dall’estrema destra di Vox a tuonare contro la lobby Lgbt e la finanza internazionale. Siamo certi che ci sia un’area significativa di moderati e liberali del centrodestra che vuole scegliere un’opzione di governo diversa da quella incarnata da Giorgia Meloni”. Così concludono gli esponenti irpini negli organismi nazionali di Più Europa: “Per ciò che riguarda la provincia di Avellino, pur nella difficoltà di trarre un dato generale da elezioni in piccoli centri, a nostro parere sta cominciando ad emergere la fragilità politica dei presunti potentati che si scontrano, si mescolano, si ricostituiscono, ma che non riescono più a nascondere la verità agli occhi dei cittadini. Il Re, con i suoi vassalli, valvassori e valvassini, è sempre più nudo”.